Scuola, il 17 marzo sciopero dei sindacati contro la ministra Azzolina: «Il suo è bullismo ministeriale»
«Bullismo ministeriale». Così i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals hanno definito l’atteggiamento della ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina: «È in atto una profonda rottura dei rapporti con il sindacato, c’è un metodo eccessivamente ideologico di muoversi da parte della ministra».
È da qui che, secondo i sindacati, è partita l’esigenza di organizzare uno sciopero, indetto per il 17 marzo. Una mobilitazione che, a quanto spiegano le rappresentanze, avrà probabilmente un seguito. «Abbiamo fatto un appello alla ministra affinché dedicasse un attenzione particolare a un settore che conosce bene – spiegano – ma da parte sua non c’è alcuna volontà di governare con una politica partecipativa».
Le richieste dei sindacati
Cgil, Cisl, Uil, Gilda e Snals hanno accusato la ministra dell’Istruzione di aver «sbattuto la porta in faccia» ai sindacati. E così hanno scelto lo strumento dello sciopero per portare avanti le loro rivendicazioni:
- Avvio della della procedura abilitante per i docenti aventi titolo
- Sistema permanente di abilitazione all’insegnamento
- Rimodulazione delle modalità del concorso straordinario per la stabilizzazione di 24mila precari che a breve dovrebbe essere bandito dal ministero
Secondo Francesco Sinopoli, segretario di Cgil Scuola: «Questo sciopero avrà un grande valore politico e anticipa altre mobilitazioni. Non escludiamo infatti un’altra giornata di sciopero già in questa stagione».
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