Prescrizione, Renzi risponde a Conte: «Se vuoi un’altra maggioranza, ti aiuto io». E sul ritorno alle urne: «Non lo escludo»
A meno di un’ora dall’inizio previsto del Cdm, Matteo Renzi conferma: «Non ci andremo». Un consiglio dei ministri dunque che si terrà senza Italia Viva, forza di maggioranza. Il tema dello scontro è sempre la legge sulla prescrizione a firma del ministro Alfonso Bonafede. Sullo scontro con il premier Conte il segretario di Italia Viva non esclude un ritorno al voto: «Questo lo decide il presidente della Repubblica. È chiaro che c’è anche questa possibilità», ha detto Matteo Renzi, intervenendo su Rete 4 a Dritto e rovescio.
«Ci sono diverse possibilità – ha spiegato Renzi -: la prima è che il governo si metta a lavorare e vada avanti; la seconda è che che il governo apra la crisi e ci sarà un altro governo ancora; la terza è che si torni a votare». «Da queste tre non si esce: io sono disponibile a tutte e tre», ha concluso il leader di Italia Viva.
Lo scontro con Conte
Nei giorni scorsi il partito di Renzi ha votato diverse volte con le opposizioni proprio sulla prescrizione e sempre con l’obiettivo di sospendere la norma Bonafede. Italia Viva è arrivato anche a parlare di sfiducia per il ministro della Giustizia. Una speranza di tregua era apparsa quando le altre forze di maggioranza avevano acconsentito a escludere dal Milleproroghe il Lodo Conte bis, ma oggi lo scontro è diventato più acceso che mai con Giuseppe Conte che ha attaccato direttamente Renzi.
A stretto giro è arrivata la replica del leader di Italia Viva: «Se Conte vuole aprire la crisi lo faccia, Italia Viva vuole aprire i cantieri». In un video su Facebook si è rivolto direttamente al Presidente del Consiglio: «Ora la palla tocca a te. Noi non abbiamo aperto la crisi, non facciamo polemiche. Tu puoi cambiare maggioranza, presidente del Consiglio. Sai come farlo. Non puoi dire che siamo opposizione maleducata: se vuoi cambiare maggioranza fallo, ti daremo una mano». «Se si vuole lavorare mettiamoci tutti insieme. Se qualcuno vuole staccare la spina, lo faccia, prendendosene la responsabilità sapendo che noi non accetteremo mai né ricatti, né minacce», continua Renzi.
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