Salvini alla stampa estera: «Con la Lega al governo non si esce dall’Euro o dall’Unione» – Il video
Dopo lo scontro nell’aula del Senato che ha deciso che dovrà andare a processo per il caso Gregoretti, il segretario del Carroccio Matteo Salvini si concentra sulla politica estera e lo fa incontrando gli inviati delle testate giornalistiche straniere insieme al neo responsabile Esteri della Lega Giancarlo Giorgetti.
Il leader del Carroccio sembra voler tranquillizzare la stampa estera sulle posizioni della Lega a proposito dell’uscita dall’euro e sui minibot: «Ormai a criticare l’Europa non siamo più solo noi euroscettici, ma anche popolari e socialisti – premette – Non siamo noi ad aver fatto inversione ad U. I minibot? Erano uno strumento per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione. La nostra priorità non è uscire da qualcosa ma la crescita economica».
Per l’ex vicepremier tutti «gli sforzi sono rivolti» della Lega al «rilancio dell’economia italiana». Poi Salvini rivendica orgogliosamente che il suo partito è presente «in 4 continenti per più di 5000 iscritti, con un sito web ad hoc. Ci stiamo radicando con una presenza strutturata». Annuncia poi che «compatibilmente alla campagna elettorale delle Regionali» sta pensando penso a «una prossima visita negli Stati Uniti».
Poi l’ex ministro degli Interni affronta anche il tema dell’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea: «Sulla Brexit sarà la storia a dire se hanno fatto bene o no – e chiarisce – Certamente con la Lega al governo non si esce dall’Euro o dall’Unione».
Salvini ribadisce poi la sua posizione sulle sanzioni a Mosca: «Continuo a pensare che la Russia debba essere un partner che non va lasciato nelle braccia della Cina: credo che la politica delle sanzioni sia demenziale. Lo dico da 4 anni e non ho cambiato idea».
In tal senso, a proposito dei propositi del Carroccio spiega che «la Lega al governo lavorerà per migliorare i rapporti con la Russia sotto ogni punti di vista, economico e politico. Putin è un uomo di governo stimato e stimabile. Qualcuno pensa che lo dica perché ho ricevuto soldi da Mosca, ma vanno avanti le inchieste senza trovare nulla».
Salvini sembra poi cercare un alleato dall’altro versante della Manica: «Sui temi dell’immigrazione e di difesa dei confini i toni della Lega sono simili a quelli di Boris Johnson e non credo che gli inglesi siano fascisti e razzisti».
Sul ruolo della Lega all’interno delle istituzioni europee Salvini, commentando l’ipotesi di un avvicinamento del suo gruppo a quello dei conservatori, auspica «un grande gruppo che abbia una visione più moderna e aggiornata dell’Europa di 140 e 150 parlamentari europei alternativo ai gruppi popolari e socialisti ma- chiarisce – non abbiamo fretta, anzi siamo aumentati di una unità».
Video Agenzia Vista
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