Muro di Zingaretti contro i «tatticismi» (di Iv): la mancata crescita è la «vera emergenza nazionale»
A stretto giro dalla diffusione delle stime di crescita della Commissione europea, che vedono per l’Italia una revisione al ribasso del Pil (+0,3% rispetto al previsto +0,4% per il 2020 e +0,6 contro il 0,7%) il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti chiede «un grande patto per lo sviluppo e il lavoro». Per il governatore del Lazio, che lo scrive sul suo blog sull’Huffingtonpost.it, il fatto che il nostro Paese sia «ultima tra i Paesi zona euro per crescita» è «la vera emergenza nazionale». Lo sviluppo e il lavoro dovrebbero essere quindi «l’unico assillo e vera priorità della maggioranza».
L’affondo agli alleati: Basta tatticismi e battaglie di posizionamento
Evidente il riferimento polemico alle fibrillazioni nell’esecutivo giallorosso sulla prescrizione e a Italia Viva che in queste ore agita lo spettro della crisi, con Maria Elena Boschi che attacca il premier e Pd e le ministre di Iv Teresa Bellanova ed Elena Bonetti che non parteciperanno al Consiglio dei ministri di questa sera. Zingaretti infatti commenta ancora i dati della Commissione Ue sulla crescita scrivendo: «Dico a tutti basta tatticismi e battaglie di posizionamento politico velleitarie: sosteniamo, insieme, il governo nel difficile compito di ridare una prospettiva di sviluppo e di crescita strutturale al Paese».
L’ammissione di Zingaretti: «L’Italia è in grave difficoltà»
Senza mezze misure il segretario dem ammette: «L’Italia è in grave difficoltà». Non soltanto in base ai dati economici che arrivano dalla Ue: «Abbiamo sempre più italiani che lasciano il Paese, il record negativo di nascite, il 2019 si è chiuso con la contrazione del PIL, la flessione, come non accadeva dal 2013, della produzione industriale e la diminuzione degli occupati. Sono dati che non possiamo non vedere – chiarisce Zingaretti – dobbiamo agire subito, non accomodarci su alcuni buoni risultati ottenuti, ma fare sempre di più e meglio da subito».
Per il leader del Partito Democratico «bisogna coinvolgere tutte le forze produttive, le eccellenze del sapere e della ricerca, le organizzazioni sindacali, l’associazionismo e le intelligenze di cui è ricco è il Paese». Ancora, secondo Zingaretti i dati ricordano che «non è ammissibile alcun ritardo, ma soprattutto ce lo ricordano le persone, che sono stanche e che da noi si aspettano il cambiamento, quello vero. E ogni giorno che passa è un giorno perso».
Per questo Zingaretti lancia l’appello: «Facciamo tutti uno scatto in avanti, chiudiamo questa fase di discussione, lanciamo il patto per lo sviluppo e il lavoro e rimettiamoci in sintonia con le vere necessità degli italiani. Un’Italia migliore è possibile».
Agenda 2023, Braga: Costruire una nuova stagione di sviluppo sostenibile
Il segretario dem sembra inserire il suo piano di sviluppo nel programma dell’Agenda 2023, concepito dal premier Conte come la fase due del governo per un rilancio dopo la gestione “emergenziale” dei primi mesi dell’esecutivo (in cui la priorità è stata disinnescare le clausole di salvaguardia nell’ambito della legge di Bilancio). Oggi a Palazzo Chigi ci sarà il secondo tavolo dell’Agenda, dedicato alla crescita e allo sviluppo sostenibile. La deputata Chiara Braga spiega che il Pd porterà all’incontro «le nostre proposte per costruire una nuova stagione di sviluppo sostenibile che si prenda cura dell’ambiente e che contribuisca a ridurre le disuguaglianze ancora troppo presenti nel nostro Paese».
«La crisi climatica – dice ancora Braga – ci chiede di avere più coraggio e di mettere in campo azioni concrete. Fra queste gli interventi all’ex Ilva di Taranto, la legge sul consumo di suolo, provvedimenti per il settore dei trasporti e per agricoltura, nuove politiche industriali a infrastrutturali». Braga inoltre ricorda che nella legge di Bilancio sono state poste «le basi per il Green New Deal: ora abbiamo il dovere di tradurlo in scelte coerenti, capaci di rilanciare lo sviluppo economico, creare occupazione, migliorare la qualità della vita delle persone. Questa è la nostra unica ossessione e la ragione per cui stiamo al Governo», conclude la deputata.
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