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Il ritorno di Liberato con “We come from Napoli”, in collaborazione con Del Naja (Banksy?) dei Massive Attack e Gaika

14 Febbraio 2020 - 15:33 Maria Pia Mazza
Liberato è turnat, e con lui potrebbe esserci anche lo stesso Banksy

A tre anni dalla pubblicazione di Nove Maggio, singolo d’esordio del misterioso rapper napoletano, e a nove mesi dalla pubblicazione dell’album “Liberato”, Liberato torna in scena a sorpresa con un nuovo singolo We Come From Napoli. Il video è stato realizzato in collaborazione con Robert Del Naja dei Massive Attack (l’artista di Bristol, originario di Napoli e che si presume sia Banksy) e l’artista britannico Gaika. Già in passato Del Naja aveva parlato di una possibile collaborazione con Liberato, poi non andata in porto: «Qualcuno mi ha mandato i link dei video di Liberato chiedendomi se volessi lavorare con lui. Mi era sembrato molto intrigante. Ma alla fine non se n’è fatto niente».

I richiami alle opere di Banksy nel video di We Come From Napoli di Liberato

Questa volta, invece, la collaborazione c’è stata e i richiami all’arte dello street artist di Bristol, profondamente legato al capoluogo campano, sono abbastanza evidenti sin dai primi secondi del video. Basti pensare anche solo al bambino con in mano un fumogeno fluorescente, mentre sullo sfondo appare un porticciolo, che richiama inequivocabilmente il murale del bambino migrante a Venezia dello scorso maggio, realizzato dallo street artist di Bristol a ridosso della 58esima Biennale d’Arte.

Sopra: ANSA/FEDERICA BONANOME | Il bambino migrante apparso a Venezia
Sotto: Fotogramma dal video di Liberato “We come from Napoli”

Il richiamo a Pino Daniele in We Come From Napoli di Liberato

Noi simme doje stelle in the sky, I’m lonely sì tu nun ce staje, I’m lonely sì tu te ne vaje. Nuje simme doje stelle in the sky, but we come from Napoli”. Le parole della canzone sono una commistione di dialetto napoletano e inglese, con rimandi a Terra Mia di Pino Daniele.

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