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Coronavirus. Il caso degli animali domestici uccisi in Cina per colpa di una falsa notizia

15 Febbraio 2020 - 17:00 David Puente
Alcuni media cinesi hanno mal riportato le dichiarazioni di un esperto e avrebbero causato la morte degli animali

Alcuni media cinesi avrebbero riportato scorrettamente le dichiarazioni dell’epidemiologa Li Lanjuan sul nuovo coronavirus facendo intendere ai cittadini che gli animali domestici siano portatori e dunque possibili untori nei confronti degli esseri umani. Qualcuno, a seguito della diffusione di questa «notizia», avrebbe abboccato all’inganno e avrebbe ucciso alcuni animali domestici.

Secondo quanto riportato nei social network cinesi, ad uccidere gli animali sarebbero stati dei cittadini di Shangai. Si parla di cinque gatti e a sostegno della notizia vengono diffuse anche le foto e i video mostrando in chiaro i corpi privi di vita in mezzo alla strada.

Alcuni account Weibo, in particolare quelli che si occupano di difendere gli animali domestici, stanno cercando di contrastare la falsa notizia riportando sia lo screenshot di coloro che hanno diffuso il tutto (che hanno poi rimosso i propri post) sia i casi riscontrati di persone che, cascandoci, hanno ucciso gli animali.

Nel post su Weibo sopra riportato è presente la grafica informativa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità dove si spiega con chiarezza che non ci sono prove che gli animali domestici possano essere infettati dal nuovo coronavirus:

At present, there is no evidence that companion animals/pets such as dogs or cats can be infected with the new coronavirus. However, it is always a good idea to wash your hands with soap and water after contact with pets. This protects you against various common bacteria such as E.coli and Salmonella that can pass between pets and humans.

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