L’Atalanta ribalta la Roma in 9 minuti e apre un buco in zona Champions
Durano un tempo a Bergamo l’intensità e il piano partita della Roma. La squadra di Paulo Fonseca, piena zeppa di defezioni e alla sua terza sconfitta consecutiva, passa nel primo tempo al 45′ con Dzeko, ma viene ribaltata nei primi 9 minuti della ripresa quando l’Atalanta impatta con Palomino (50′) e sorpassa con Pasalic, entrato da 17 secondi. La Dea consolida così il suo quarto posto, l’ultimo valido per la Champions. La Roma, quinta, viene ricacciata a -6, in realtà -7 se si considerano gli scontri diretti.
La chiave
La chiave della partita è nella testa del Gasp. La Roma, che gioca 4-1-4-1 un po’ per necessità (Mancini a uomo su Gomez), un po’ perché obbligata (giocano in mediana 4 giocatori offensivi per mancanza di alternative), regge bene il primo tempo alzando la pressione, ma ha una autonomia limitata. Il gol di Dzeko al 45′, su errato disimpegno di Palomino, sporca il tabellino, ma la Lupa non ha in questo momento giocatori in grado di gestire il possesso.
E’ un aspetto che, assieme al fisiologico calo della ripresa, diventerà fondamentale per la remontada dell’Atalanta. Palomino si fa perdonare nell’area giusta. Poi, dopo un salvataggio sulla linea di Fazio che respinge addosso a Pau Lopez, è Gosens a trovare il tiro a giro che vale tre punti pesantissimi. Anche qui il Gasp ci mette del suo: tira fuori Zapata e inserisce l’uomo che dopo 17 secondi trova il gol della vittoria. Quando si dice vittoria della panchina…
Foto di copertina Ansa