Milano, il corteo degli studenti per Zaki: «La cultura non si arresta, Patrick libero» – Foto
«Grazie per tutto quanto state facendo. Voglio dirvi che Patrick ha bisogno di tutto il vostro sostegno per tornare libero». Parlava così Marise George Zaki, sorella di Patrick, poco dopo la cattura del giovane attivista iscritto al master “Gemma” di Bologna per mano del regime egiziano di al Sisi. E l’Italia su questo è in prima linea: si moltiplicano i cortei e i sit in organizzati in questi giorni da Amnesty International per chiederne la liberazione.
Oggi, 15 febbraio, a poche ore dalla respingimento del ricorso per la sua scarcerazione, che ha visto la sua detenzione prolungata fino al 22 febbraio, c’è stata una mobilitazione sia a Milano, chiamata Flash Mob Patrick Libero: La Cultura Non Si Arresta, sia a Firenze, che hanno visto coinvolti centinaia di studenti e associazioni come Amnesty International, Link Milano e Rete Patrick Zaky Libero.
I giovani hanno fatto proprie le richieste degli amici di Patrick, chiedendo il suo immediato rilascio e la conseguente caduta di tutte le accuse (tra cui quella di terrorismo). Hanno chiesto anche la garanzia che il governo egiziano in futuro non perseguiterà né lui né la sua famiglia, la certezza che gli sia permesso di proseguire con i suoi studi qui in Italia e – non meno importante – l’apertura di un’indagine trasparente sotto supervisione internazionale sulle circostanze del suo arresto e sulle torture subite. Per tutte queste richieste, Amnesty ha lanciato anche una raccolta firme in rete che è stata sottoscritta da oltre 50mila persone.
Le foto del corteo di Milano
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Immagine copertina: Pagina Facebook “Lato B – l’altro lato di Milano”