Bergamo, arrestato 22enne: lasciava volantini suprematisti sulle auto in sosta
Nuovo caso di radicalizzazione estremista, questa volta di stampo neonazista nella città di Bergamo in Lombardia. Un ragazzo bergamasco di 22 anni, incensurato e neet (aveva abbandonato gli studi e non lavorava), è stato arrestato nella sua città con l’accusa di istigazione all’odio razziale, resistenza e violenza. Il giudice ha convalidato il fermo ma ha lasciato che uscisse dal carcere, con l’obbligo però di rimanere a Bergamo.
I volantini suprematisti. A casa le croce celtiche
Distribuiva volantini che denunciavano la “mescolanza razziale” e lamentavano il cosiddetto “genocidio bianco”, teoria secondo la quale la razza caucasica sarebbe minacciata dall’immigrazione non-europea: teoria cara a diversi estremisti di estrema destra tra cui il terrorista australiano autore della strage nelle duemoschee di Christchurch nel marzo 2019.
Le prime segnalazioni sono cominciate ad arrivare circa un mese fa quando nel quartiere Redona, vicino allo stadio, sono state trovate locandine anti-immigrazione inneggianti alla purezza razziale.
A casa dei genitori del ragazzo, dove viveva il giovane, la Digos ha trovato proiettili vuoti, altri volantini suprematisti, croci celtiche, immagini di Hitler e anche un volantino che inneggiava all’uccisione di Greta Thunberg, l’attivista svedese che ha ispirato il movimento Fridays for Future.
L’arresto
Al momento dell’arresto il ragazzo stava lasciando dei volantini suprematisti sulle auto in sosta nella zona del parco Goisis a Bergamo. Aveva il volto coperto da un passamontagna e portava con sé un coltello da 22 centimetri. Intercettato dagli agenti, ha tentato di scappare. Quando gli agenti lo hanno raggiunto il ragazzo ha reagito con violenza, aggredendoli.
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Foto di copertina: L’Eco di Bergamo