Iraq, ancora razzi vicino all’ambasciata americana: è il 19esimo attacco in quattro mesi
Continuano a piovere razzi sull’ambasciata USA in Iraq. L’ultimo attacco è avvenuto verso l’una e mezza del mattino (orario italiano) quando diversi missili hanno centrato una base militare americana in prossimità dell’ambasciata, facendo scattare le sirene nella sede diplomatica. Non ci sarebbero feriti.
Gli attacchi da Soleimani in poi
Si tratta del diciannovesimo attacco di questo genere da ottobre 2019. Dopo l’uccisione del Generale iraniano Soleimani, comandante delle forze Quds iraniane, l’Iran aveva risposto con un attacco missilistico contro la base Ayn al-Asad in Iraq, che ospita principalmente militari americani e iracheni, in cui erano rimaste ferite circa 50 persone.
Gli Stati Uniti generalmente attribuiscono gli attacchi alle milizie sciite filo-iraniane e a gruppi sostenuti dall’Iran all’interno del network militare Hashed al-Shaabi, che fa parte delle forze di sicurezza irachene.
Così fu nel caso dell’attacco missilistico sulla base K1 al nord dell’Iraq in cui morì un americano a dicembre 2019, attacco che fece scattare una dura reazione americana che portò all’uccisione di Soleimani e all’escalation di tensioni nella zona. Successivamente, a inizio gennaio, il parlamento iracheno votò per espellere i soldati americani (circa 5mila in tutto) dal Paese.
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