Occupazione giovanile, le province dove gli under 35 sono numerosi e il lavoro non manca
A fronte di un tasso di occupazione dei giovani tra i 25-34 anni pari al 62,8% e oltre 2 milioni di giovani tra i 15 e i 28 nel limbo dell’inattività (i cosiddetti Neet, dall’inglese “Not in employment, education or training”), il quadro nazionale è piuttosto scoraggiante.
Eppure la realtà del paese è più varia: ci sono delle province dove il tasso di occupazione dei giovani tra i 25 e i 34 anni è di gran lunga superiore alla media nazionale e dove il numero di giovani residenti è piuttosto alto. E non tutti sono al Nord.
Bene il centro Italia: Fermo “provincia nordica”
Se è vero che al Sud mediamente il numero di giovani è superiore rispetto al settentrione, è anche vero che il tasso di occupazione tende ad essere più basso. Un dato su tutti: nella provincia di Milano il reddito per abitante è tre volte quello di Agrigento e oltre il 75% dei giovani ha un lavoro, mentre nella città siciliana a lavorare è circa il 30% dei giovani.
Incrociando i dati sul numero di residenti under 35 con i dati Istat sull’occupazione giovanile del 2018, il Sole 24 ore ha realizzato una mappa interessante sulle province più o meno “abitabili” dai giovani. Tra queste spiccano Vicenza, Terma e Latina.
Nel comune veneto il 18% della popolazione residente ha meno di 35 anni e l’83% dei 25-34enni ha un posto di lavoro. A Latina i dati sono rispettivamente 19% e 60%.
Nel quadrante “magico” dove la popolazione giovanile è pari o superiore al 17% e il tasso di occupazione tra i 25-34enni è superiore al 65%, troviamo venti province di cui circa la metà si trova nel centro-Italia: da Roma a Reggio Emilia, passando per Macerata, Fermo, Rieti, Ascoli Piceno, Teramo, Perugia, Parma e Prato.
Tra queste Fermo si conferma in alto alla graduatoria: con una popolazione di giovani pari al 17% del totale, il 77% ha un posto di lavoro. Il resto sono al Nord: Cuneo, Brescia, Milano, Como e, appunto, Vicenza.
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