Ripresa col botto: la Lazio rimonta l’Inter ed è seconda a -1 dalla Juve
Dubbi non ce ne erano neanche prima, ma la Lazio tira un’altra spallata ai teorici del fuoco di paglia. La squadra di Inzaghi, già vittoriosa con la Juve in campionato e in Supercoppa, batte pure l’Inter all’Olimpico (2-1) e si prende il secondo posto in classifica a -1 dai bianconeri. Ospiti avanti con Young al 44′. Nella ripresa Immobile su rigore (50′) e Milinkovic-Savic in mischia (59′) regalano alla Lazio il 19esimo risultato utile consecutivo. E il rinnovato titolo di inaspettata anti-Juve. Per l’Inter, a -3 dalla vetta, è la seconda sconfitta in campionato (la prima proprio contro i sarriani).
La traversa di Milinkovic
Il primo tempo è un bel Bignamino di tatticismo, talmente estremo da insertare nella convinzione dei più che trattasi di partita pure bruttina. La Lazio cerca di fare qualcosa in più. Gioca sempre e molto sugli inserimenti di Luis Alberto e Milinkovic-Savic la squadra di Inzaghi, e dopo 8′ il serbo fa sentire all’interista Padelli l’urlo di dolore della traversa senza nemmeno fargli vedere il pallone: è un legno clamoroso.
Tattica Young
Avvisaglia di potenza pura che convince Barella e Vecino ad accorciare sugli interni dell’Aquila per non alimentarne il genio assoluto e la conclamata capacità balistica. Col passare dei minuti l’Inter, che passa poco e niente da Brozovic, cerca di sporcare la manovra biancoceleste qualche metro più avanti, e proprio da un recupero nasce il contropiede che lo stesso Brozovic consegna in fase terminale a Lukaku: il suo sinistro trova super Strakosha.
Degli attaccanti, da Lautaro a Immobile (che per la verità fa qualcosa in più dell’argentino), c’è poca traccia e così il tabellino lo incide al 44′ chi meno ti aspetti. Ci pensa Ashley Young a farsi tutto il campo: passaggio laterale per Candreva, tiro, Strakosha replica male e l’inglese segna il suo primo gol italiano. Oltre alla progressione dell’ex terzino dello United impressiona la quantità di giocatori interisti che accompagnano la ripartenza: sono in 7 a fiondarsi verso l’area della Lazio. Proprio come piace ad Antonio da Lecce.
Pasticcio Inter
L’Inter, però, non conosce gare normali. Il concetto di ordinario è bandito da sempre. Al 5′ della ripresa un pasticcio Skriniar-Padelli mette Immobile a tu per tu col gol: De Vrij, fischiatissimo ex, lo stende. E’ rigore (14esimo stagionale per la Lazio), non espulsione secondo Rocchi. E così il capocannoniere fa 26 in campionato. Per De Vrij un ritorno non felicissimo all’Olimpico che aveva salutato proprio in un Lazio-Inter di due anni fa, uno spareggio Champions vinto dai nerazzurri anche grazie a un rigore procurato proprio dall’olandese.
Cerchi Lautaro, trovi Sergej
Non è il peggio della serata per l’Inter. Con Lautaro alla peggior partita dell’anno (sbuffa addirittura il pacatissimo Lukaku), la Lazio sente l’odore della nuova impresa e al 70′ la ribalta. Su un angolo Brozovic salva sulla linea uno shoot di Marusic, poi succede una di quelle cose che fanno imbufalire Conte: in mezzo a 5 nerazzurri Milinkovic controlla, sposta la palla e la mette alle spalle di un Padelli non molto reattivo. L’Olimpico è una polveriera. Conte prova a placarla e raffreddarla con l’inserimento di Eriksen per Brozovic: non cambierà molto (è anzi Padelli a salvare su Immobile a 5′ dalla fine). Soprattutto non cambia il risultato. La classifica sì. Ora alle spalle della Juve c’è la super Lazio di Inzaghi.
Foto di copertina Ansa