Legge elettorale, la maggioranza punta alla riforma entro marzo
Approvare la nuova proposta di legge elettorale, il Germanicum, in Commissione a Montecitorio entro il 29 marzo, data in cui si terrà il referendum sul taglio dei parlamentari. Questo l’obiettivo della maggioranza che, dunque, ha deciso di accelerare sul pacchetto delle riforme costituzionali e sulla legge elettorale, come riferito da chi ha preso parte al vertice a Montecitorio.
Un clima «costruttivo», così è stato definito da tutti i partiti che hanno preso parte all’incontro. Da Federico Fornaro (Leu) a Dario Parrini (Pd), da Marco Di Maio (Italia Viva) a Vincenzo Garruti (M5s). L’obiettivo adesso è accelerare dopo «il forte rallentamento dovuto non a ragioni politiche ma al decreto Milleproroghe», ha sottolineato Fornaro.
Parrini ha ribadito, invece, la volontà della maggioranza di far ripartire tutti i provvedimenti, dalla legge elettorale alle due riforme costituzionali all’esame del Senato (parificazione dell’elettorato attivo e passivo dei due rami del Parlamento) e alla Camera (base elettorale del Senato e taglio del numero dei delegati regionali che partecipano all’elezione del presidente della Repubblica).
In particolare, ha aggiunto Parrini, «auspichiamo che la legge elettorale possa essere approvata in commissione Affari costituzionali della Camera entro la data in cui si svolgerà il referendum sul taglio dei parlamentari, cioè il 29 marzo, per rendere consapevoli i cittadini che andranno a votare del quadro complessivo istituzionale che intendiamo dare».
Marco Di Maio, di Italia Viva, ha parlato di questo obiettivo «come una priorità, rispetto alla quale da parte di Italia Viva c’è l’impegno totale per rispettare i tempi». Garruti, invece, ha spiegato che nei quattro partiti che sostengono il governo «c’è la consapevolezza di ragionare in un ottica di maggioranza e su questa impostazione non ci sono divisioni».
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