Coronavirus. La storia del video dei medici armati di pistole e fucili a Wuhan
Il primo febbraio 2020 un utente pubblica su Twitter un video in cui tre persone armate camminano in un vicolo protetti dalle mascherine e dei camici. Secondo l’autore del tweet sarebbe stato registrato a Wuhan, in Cina, epicentro dell’epidemia del nuovo coronavirus:
Fotogrammi del video vengono diffusi nei giorni successivi anche da altri account come @cina24ore il quale sostiene che il video sarebbe stato registrato a Wuhan. Non è l’unica scena che circola online.
L’account Twitter @IsChinar pubblica sempre il primo febbraio 2020 un altro video dove si vedono tre persone, etichettate come «dottori», con le protezioni mentre preparano le armi in loro dotazione. Ciò che risulta curioso è che ci troviamo sempre di fronte a tre persone vestite allo stesso modo, due in camice azzurro e il terzo più scuro.
Il video era stato pubblicato il 2 febbraio 2020 anche da Il Secolo XIX sostenendo che sia stato ripreso a Wuhan:
Militari con mascherine e tute protettive in giro per la città di Wuhan per controllare la zona della quarantena. È quanto emerge da due video pubblicati su Twitter che testimoniano la difficile situazione che si vive nella città cinese.
Dal video non sembrano degli operatori sanitari o dei medici. Osservando bene il video, l’uomo vestito con l’abito protettivo più scuro chiude la portiera dell’auto che non risulta essere della croce rossa o di altre sigle del servizio sanitario cinese, ma della polizia.
Nel video si legge un codice relativo all’auto della polizia, «G1796», che messo in pasto a un motore di ricerca ci restituisce un articolo del sito Cgtn.com dove viene riportato un comunicato della polizia cinese riguardo al video diffuso online che, inizialmente, era composto anche da un terzo spezzone dove si mostrano dei soccorsi, un ambulanza e degli spari di sottofondo. Quest’ultimo era stato registrato il 29 gennaio 2020 e riguardava un incidente stradale e verificato anche dai colleghi di France24.
Secondo Cgtn.com la sigla «G1796» indica un mezzo della polizia della provincia di Zhejiang, poco distante da Shanghai e distante da Wuhan.
Anche in questo caso, Cgtn.com ha contattato le forze dell’ordine locali le quali hanno spiegato che il video non riguardava l’epidemia del nuovo coronavirus, ma un’operazione del primo febbraio 2020 dove gli agenti stavano operando nei confronti di un cane randagio rabbioso che aveva ferito alcuni residenti.
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