Intercettazioni, Italia Viva voterà la fiducia. Faraone: «Chi forza, spacca la maggioranza»
Italia Viva sul dl Intercettazioni voterà lealmente la fiducia al testo proposto dal guardasigilli Alfonso Bonafede e approvato dal consiglio dei ministri. L’accordo fra le forze di governo prevede che qualunque altra modifica potrà passare soltanto attraverso emendamenti condivisi da tutte le anime della maggioranza. Il partito guidato da Matteo Renzi chiarisce con una nota che chi votasse emendamenti non condivisi con il resto della coalizione sarebbe responsabile della rottura della maggioranza. «Ci auguriamo che prevalgano saggezza e unità», si legge in una nota della stessa Italia Viva. Il decreto intercettazioni è in Aula al Senato questo pomeriggio. In mattinata c’era stato un vertice straordinario di maggioranza a Palazzo Madama per sciogliere gli ultimi nodi, che fonti del Pd inquadravano in «rigidità di M5s e Iv».
Italia Viva in particolare ha contestato l’emendamento a prima firma di Pietro Grasso che riguarda l’utilizzo delle intercettazioni per le indagini su reati diversi da quelli per cui esse era stato effettuato. Un emendamento, per il vero, modificato dallo stesso ex presidente del Senato, dopo un vertice di maggioranza svoltosi la scorsa settimana. Il nuovo testo dell’emendamento, dopo l’intesa, mira a recepire una sentenza interpretativa della Cassazione. In sostanza consente sì di utilizzare come prova le intercettazioni svolte per indagini su altri reati, ma soltanto per i reati per i quali sono ammesse le intercettazioni stesse. Il presidente dei senatori di Italia Viva Davide Faraone ha chiarito attraverso un tweet: «A scanso di equivoci. Noi votiamo la fiducia su dl Intercettazioni come chiesto dal governo. Per cambiarlo serve il consenso di tutti. Chi forza a colpi di emendamento spacca la maggioranza. Sì fiducia, no provocazioni».
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