Esclusivo: Renzi proporrà l’elezione diretta del premier e un patto di governo aperto a tutti (e conferma la mozione di sfiducia a Bonafede)
Dopo tutte queste giornate di duro scontro con Conte, c’è forte attesa nel mondo politico per quel che dirà Matteo Renzi nel salotto di Vespa questa sera (in realtà registrerà alle 18). L’impressione è che Renzi si appresti a staccare la spina al premier senza proclamarlo. Secondo quel che Open ha potuto ricostruire da diverse fonti, sulla scorta di quel che si è detto ieri sera nel “conclave a tavola” dei parlamentari di Italia Viva in un ristorante alle spalle dell’Isola Tiberina, ma anche di quanto ha confidato lo stesso Renzi ai consiglieri più fidati, l’ex premier tenterà di stringere la sua morsa sull’attuale inquilino di Palazzo Chigi attraverso varie mosse.
La prima: la conferma della mozione di sfiducia al ministro della giustizia Bonafede, l’uomo più vicino a Conte di tutto il governo. La seconda: con un piano straordinario per lo sviluppo e la crescita, rivolto a tutti, che molto somiglia al governo di salute pubblica caro a Giorgetti, e che postula la cancellazione del reddito di cittadinanza. La terza: l’accusa a Conte di aver tentato di sabotare una delle forze di governo operando, insieme a una parte del Pd, per sottrarre senatori a Italia Viva. Un atto ostile imperdonabile per Renzi.
Quarta: la proposta di una riforma istituzionale che preveda l’elezione diretta del premier (o del capo dello stato, che comunque sarebbe poi sopra l’esecutivo come in Francia, o direttamente a sua guida come negli Stati Uniti). Una proposta che – se appoggiata da almeno parte delle forze politiche principali- rivoluzionerebbe l’agenda da qui alle prossime elezioni, con le conseguenze del caso. Vedremo se queste anticipazioni-bomba troveranno conferma, e quali saranno le reazioni.
In copertina ANSA/Giuseppe Lami | Appunti dell’intervento di Matteo Renzi in Senato durante le comunicazioni del premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo, Roma 19 Febbraio 2020.
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