Renzi appoggia Conte sull’Europa, ma l’addio è ormai certo, e imminente
«Conte, lei al Consiglio europeo ci rappresenta appieno». I senatori di Italia Viva hanno applaudito quando Matteo Renzi ha pronunciato queste parole, rivolgendosi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Con il premier da giorni i rapporti sono tesi, dopo la lite sulla prescrizione con i renziani che hanno disertato il Consiglio dei ministri (terminato con l’approvazione del ddl sul processo penale che include anche il contestato, dai renziani, Lodo Conte bis).
Renzi ha affermato, inoltre, che è sbagliato dividersi sulla politica europea. «Alla luce della difficoltà della politica nazionale, sui temi della politica continentale non è possibile alcuna divisione, sarebbe un atto sbagliato», ha detto il leader di Italia Viva. E ha aggiunto: «Pensare che le fibrillazioni interne possano portare ad una presa di distanza sarebbe un atto gravemente sbagliato». Parole che potrebbero essere lette come un ramoscello d’ulivo che Renzi ha voluto tendere a Conte dopo giorni di tira e molla e di frecciatine.
In realtà, Renzi ha voluto dimostrare la lealtà di Italia Viva al governo. Quel che non ha detto – ma che ha bene in mente – è che il rapporto con Conte e il Pd è compromesso. Di certo, da quando il premier e influenti figure dem si sono mossi per sottrarre senatori ai renziani e per aggregare alla maggioranza il gruppo dei “responsabili” di centrodestra al Senato che si coagulano attorno a Paolo Romani (Nicola Quagliarello, dato inizialmente per papabile ha invece negato qualsiasi rapporto). In queste ore infatti l’uscita di Italia Viva dalla maggioranza viene data per certa.
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