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Milleproroghe, alla Camera passa la fiducia con 315 sì. Tutto quello che c’è nel decreto

19 Febbraio 2020 - 11:45 Alessandro Parodi
Dopo i numerosi emendamenti (blindati dalla fiducia) il decreto traccia l'iter della revoca delle concessioni autostradali, stanzia i fondi per la Cassa integrazione per Taranto e dà il via a all'assunzione di 1600 ricercatori. Fuori la riforma della prescrizione

La Camera conferma la fiducia al governo sul decreto legge Milleproroghe con 315 voti a favore, 221 contrari ed un astenuto

Nel testo, approvato dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali, sono stati inseriti numerosi emendamenti che portano novità, anche sostanziali, rispetto alle precedenti redazioni. Tra i punti più importanti, e controversi, c’è quello che apre la strada alla revoca delle concessioni autostradali ad Aspi, su cui Italia Viva e gli altri componenti dell’esecutivo si sono dati battaglia nelle ultime settimane. L’altro terreno di scontro, la riforma della prescrizione, come annunciato rimarrà invece fuori dal Milleproroghe e quindi non sarà blindata, per ora, con il voto di fiducia.

Sempre a proposito di prescrizione, però, il cosiddetto lodo Annibali, cioè la sospensione per un anno dell’efficacia della legge Bonafede sul tema, torna in aula come ordine del giorno al decreto Milleproroghe, e sarà dunque posto ai voti dopo la fiducia e prima del voto finale sul decreto. A presentarlo sono stati sia i deputati di Italia Viva, sia Enrico Costa di Forza Italia. È bene ricordare che la questione di fiducia esclude il voto sugli emendamenti, ma non sugli ordini del giorno. Dopo l’approvazione alla Camera, il decreto, ormai diventato una sorta di Manovra bis, dovrebbe approdare al Senato il prossimo 25 febbraio. Visto che sono stato inseriti numerosi emendamenti, e che quindi il Milleproroghe ha cambiato sostanzialmente il suo impianto originario, deve essere convertito in legge entro il 29 febbraio.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le norme più importanti contenute nel provvedimento:

Concessioni autostradali

Il decreto pone le basi per la revoca delle concessioni ad Autostrade per l’Italia. La norma prevede che, in caso di revoca, di decadenza o di risoluzione del contratto di gestione di strade e autostrade, Anas possa subentrare per il tempo necessario all’individuazione, attraverso un bando, dei nuovi concessionari. In questo modo non si creerebbe un “vuoto” conseguente all’eventuale revoca. Nell’articolo del Milleproroghe (il 35) anche un comma che riduce le eventuali penali a carico dello Stato.

Cassa integrazione per ex-Ilva e aziende in crisi

Nel decreto Milleproroghe è prevista la proroga di un anno della Cig, la Cassa integrazione guadagni, per quasi 5mila dipendenti dell’ex Ilva di Taranto: per il 2020 sono stati stanziati 19 milioni di euro. Viene inoltre prorogata, sempre per un anno, anche la Cigs, la Cassa integrazione straordinaria, a sostegno dei lavoratori di aziende in crisi in Campania e Veneto.

La regolamentazione dei monopattini

Altre provvedimento atteso, soprattutto in ambito metropolitano, è quello che normerà l’uso dei monopattini elettrici. Il Milleproroghe stabilisce, in sostanza, che questi nuovi mezzi di trasporto vengano equiparati alle biciclette: nello specifico quelli con una velocità non superiore a 25 Km/h e una potenza massima di 0,50 Kw. La norma, che non riguarderà soltanto i monopattini elettrici, ma anche quelli a motore termico, prevede che tutti i mezzi di quel tipo fuori dai parametri stabiliti non potranno circolare né su strada né sulle piste né tanto meno sui marciapiedi.

I monopattini, inoltre, non potranno essere utilizzati dai minori di 14 anni, che avranno anche l’obbligo di indossare il casco fino al conseguimento della maggiore età. Di sera sarà obbligatorio il giubbotto catarifrangente e si dovrà circolare con le luci accese. Per i trasgressori sono previste multe da 200 a 800 euro.

Sanità e precariato

Il decreto, grazie a una norma approvata dalla Commissioni Affari costituzionali e dalla Commissione Bilancio, consentirà ai medici di rimanere in servizio fino a 70 anni di età: quindi, potenzialmente, anche dopo 40 anni di servizio. Gli specializzandi, a partire dal terzo anno di corso, potranno avere contratti a tempo indeterminato e con orario parziale. La norma vuole supplire alla scarsità del personale medico diventata endemica in molte regioni. Nel Milleproroghe trovano spazio anche le assunzioni di 1600 ricercatori universitari: per la copertura delle regolarizzazioni sono stato stanziati 3 milioni di euro.

Trasparenza della pubblica amministrazione

Sono state inoltre ripristinate norme sulla trasparenza degli stipendi dei dirigenti della pubblica amministrazione che erano state cancellate a fine 2019: contro la decisione erano arrivati gli strali dell’Autorità nazionale anticorruzione. I titolari di concessioni per lavori o servizi pubblici avranno inoltre più tempo per mettersi in regola con le nuove norme del Codice degli appalti (aggiornato con la Legge n. 55 del 14 giugno 2019, conversione in legge del Decreto “Sblocca cantieri”). Le nuove regole del Codice prevedono che l’ente pubblico sia obbligato a bandire gare per l’80% dei contratti che superino la soglia dell’affidamento diretto, cioè 150mila euro.

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