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Renzi a Porta a porta: «Se Conte vuole cacciarmi, deve riuscirci»

19 Febbraio 2020 - 19:16 Redazione
renzi
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Poi, come anticipato da Open, fa un appello a tutte le forze politiche per l'elezione diretta del presidente del Consiglio

«Sulla giustizia stiamo discutendo, il problema è che c’è una sorta di populismo molto forte anche tra esponenti del governo. Non è che adesso diventiamo la sesta stella e ci iscriviamo alla piattaforma Rousseau. Sono colpito da come il Pd ha seguito e inseguito i grillini», a parlare è il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, ospite di “Porta a Porta”. Secondo l’ex premier avrebbero provato a cacciarlo dalla maggioranza: «Non ce l’hanno fatta ma ci hanno provato: hanno cercato di raccogliere i senatori responsabili che vorrebbero prendere il nostro posto. Ma se vogliono farlo non c’è niente di male, eh. Se il presidente del Consiglio o qualche suo collaboratore vogliono sostituirci non c’è nulla di male, ma la prossima volta farebbero meglio a riuscirci». E sulle possibili frizioni nel governo, aggiunge: «Il Pd non ci tollera più, come ha detto un vicecapogruppo? Ma se vogliono i nostri voti si prendano anche le nostre idee. Se vogliono che ce ne andiamo bene, ma ce lo devono dire. Ci sono due modi di far politica. Il primo modo è il modo Lines Notte assorbe tutto. Quello di chi assorbe qualsiasi proposta fatta pur di mantenere la seggiola».

Qualora venisse ritirata la proposta Bonafede sulla prescrizione, Italia Viva presenterà una mozione di sfiducia al ministro Bonafede entro Pasqua. «Spero che ci sia buonsenso e si arrivi all’accordo» ha dichiarato Renzi. E ancora: «È presumibile pensare che almeno fino al 2021 non si vota. Siccome non si può votare per un impedimento tecnico, dico che è il momento di guardarsi negli occhi e pensare prima agli italiani e poi ai partiti». Poi fa un appello a tutte le forze politiche: «Siccome non si può andare avanti così con le scene che abbiamo visto, fermi tutti: faccio un appello a tutte le forze politiche, a Zingaretti, Di Maio, Crimi, Conte, Leu, Salvini, Berlusconi, Meloni. Dico: portiamo il sistema del sindaco d’Italia a livello nazionale. Si vota una persona che sta lì cinque anni ed è responsabile. Per me la soluzione è l’elezione diretta del presidente del Consiglio». E infine: «Lancerò una raccolta di firme, insieme al lavoro preparatorio che faremo con gli altri partiti perché si arrivi al sindaco d’Italia».

Foto in copertina da Ansa

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