Piero Pelù risponde a Renzi dopo la querela da 20 mila euro con un’altra scritta sul petto – Il video
Dopo la conclusione di Sanremo, Piero Pelù è tornato in scena a far parlare di sé, non solo per il quinto posto durante la kermesse canora con il brano Gigante, ma anche per una questione legale. Una bega legale non di poco conto, e dal conto salatissimo: 20 mila euro. Ed è così che a margine della presentazione del suo nuovo album Pugili Fragili (in uscita venerdì 21 febbraio) e dopo un lungo silenzio sulla questione, Piero Pelù, in risposta alla domanda di un giornalista che gli domandava come avesse vissuto questa situazione, non ha fatto altro che aprirsi la camicia. «La risposta è scritta qua», dice il Toro Loco mostrando sul petto nudo la scritta «No comment». Piero Pelù comunque, prima di proseguire con le ulteriori domande, ha tenuto a precisare: «Nessuna querela e no comment».
La querela di Matteo Renzi contro Piero Pelù
Il rocker fiorentino, infatti, nei mesi scorsi si è visto recapitare una denuncia per diffamazione da parte del leader di Italia Viva Matteo Renzi, dopo che Pelù, nel 2014, definì l’allora premier «il non eletto e boy scout di Licio Gelli». Piero Pelù ha infatti dovuto risarcire con 20mila euro (e con scuse per le parole utilizzate) il leader di Italia Viva per una frase pubblicata sui social nel 2014, quando Renzi si apprestava a diventare premier. Una frase ritenuta ingiuriosa da parte dell’attuale leader di Italia Viva, che ha deciso di procedere per via civile e penale. Secondo il Corriere della Sera, l’accordo con vincolo di riservatezza è stato raggiunto tra gli avvocati dei due solo recentemente, anche se la cifra richiesta dal leader di Italia Viva sarebbe stata ben più alta.
In copertina: ANSA/Mourad Balti Touati | Piero Pelù durante la presentazione del nuovo album “Pugili Fragili”, Milano, 20 febbraio 2020
Video: OPEN / Maria Pia Mazza
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