Coronavirus in Lombardia, il presunto ‘paziente zero’ non è positivo al test. Le ultime notizie dall’ospedale Sacco
Da quanto si apprende, la persona individuata dalle cronache in queste ore come il “paziente zero” dei casi di Coronavirus in Lombardia non sarebbe positivo a un primo test sul virus: potrebbe essere guarito, oppure potrebbe non trattarsi del paziente zero. L’uomo è tornato da un viaggio in Cina il 21 gennaio scorso.
La moglie del primo ricoverato, all’ottavo mese di gravidanza, è positiva al test e sta bene. Positivo è risultato anche l’amico podista con cui suo marito fa sport: è in buone condizioni. Tutti e tre si trovano in questo momento ricoverati al reparto malattie infettive dell’Ospedale Sacco. Gli altri – positivi o casi sospetti – si trovano ancora a Codogno ma sono intrasportabili.
A confermare l’esito negativo del tampone del dipendente della Mae di Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), attualmente isolato all’ospedale Sacco di Milano, è anche la Regione Emilia-Romagna in una nota. «Nonostante l’esito negativo che attesta l’assenza di infettività secondo il principio della massima precauzione, sono in corso ulteriori ricerche per capire se può essere risultato infetto nei giorni passati». Con il dipendente della ditta piacentina ha cenato il 38enne lodigiano risultato positivo al Covid-19.
Le ambulanze
Diverse ambulanze sono entrate al pronto soccorso dell’ospedale Sacco di Milano poco prima dell’una. Il personale indossava delle mascherine: secondo le prime informazioni le ambulanze venivano dalla zona di Lodi e i pazienti, coperti da tute protettive, sarebbero stati portati al reparto infettivo. Si tratterebbe di casi sospetti di coronavirus da sottoporre a tampone.
Al Sacco è ricoverata in isolamento la moglie del 38enne contagiato dal coronavirus. Il marito è in gravi condizioni da stanotte ed era stato ricoverato in rianimazione all’ospedale di Codogno, con l’ipotesi di essere trasferito al Sacco appena presenterà un quadro stabile.
Nessuna protezione
Al Sacco in mattinata circolano poche informazioni e per il resto c’è una calma surreale, mentre dalla conferenza stampa alla Regione Lombardia si parla di sei nuovi casi di contagio.
In mattinata al pronto soccorso del Sacco né i pazienti né gli addetti ai lavori, indossa le mascherine. Così anche il padiglione 56, quello delle malattie infettive. La struttura è semideserta all’esterno, ma dall’ambulatorio escono e entrano pazienti. Neanche qui medici e infermieri – senza mascherina – parlano o commentano ma lamentano in un secondo momento la scoperta della notizia della presenza dei pazienti affetti da coronavirus.
Due pazienti di origine cinese, in uscita dal reparto malattie infettive, hanno spiegato di aver sentito e letto di un caso di possibile coronavirus in ospedale, ma che nell’ambulatorio non è stata presa nessuna restrizione particolare.
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