Renzi avverte Conte: «Se respinge le proposte di Italia Viva, faremo un passo indietro»
Si fanno sempre più tesi i rapporti tra il premier Giuseppe Conte e Matteo Renzi. Dopo aver delineato i quattro punti su cui Italia Viva non intende indietreggiare per scongiurare una crisi di governo, il senatore è tornato a parlare dell’incontro della prossima settimana con il presidente del Consiglio e sulle richieste della sua formazione politica. «Qui non si gioca una partita personale, di simpatia o antipatia. Si gioca una partita politica, di contenuti. Ripeto ciò che sto dicendo da giorni, in tutte le sedi, pubbliche e private. L’Italia vive una fase di difficoltà che nei prossimi mesi potrebbe peggiorare. Occorre una svolta», scrive Matteo Renzi su Facebook spiegando di aver vinto «l’orgoglio personale perché la serietà viene prima delle ripicche personali» chiedendo un incontro al premier Giuseppe Conte.
«Nei giorni scorsi – ripercorre il leader Iv – Conte si è rivolto con toni molto duri nei nostri confronti. E noi abbiamo risposto con decisione. E tuttavia ho fatto io il primo passo, vincendo l’orgoglio personale, perché la serietà viene prima delle ripicche personali. Ho chiesto di vederlo perché la partita si giochi in modo trasparente e diretto. E ho molto apprezzato il fatto che il Premier abbia comunicato di voler recarsi poi in Parlamento per proporre in quella sede l’Agenda 2023. Bene così: trasparenza».
«Non chiediamo – afferma Renzi – nomine o sottosegretariati: chiediamo che ascoltino (anche) le nostre idee. Noi abbiamo messo sul tavolo 4 grandi temi. 1 – Sblocchiamo con i commissari i cantieri fermati dalla burocrazia. 2 – Eliminiamo o modifichiamo il reddito di cittadinanza che non funziona 3 – Lavoriamo per una Giustizia Giusta, per i diritti e contro il populismo giustizialista. 4 – Cambiamo le regole insieme per eleggere il Sindaco d’Italia dando cinque anni di stabilità al Governo».
«Se il Premier riterrà che su queste cose si possa trovare un buon compromesso, noi ci saremo – chiarisce Renzi – se il Premier riterrà di respingere le nostre idee, faremo senza polemiche un passo indietro, magari a beneficio dei cd. responsabili». L’ex premier sottolinea come «Dentro o fuori non è una questione di tattica, ma di contenuti. Se sui contenuti siamo d’accordo, si sta dentro. Se sui contenuti siamo lontani, è giusto che tocchi ad altri».
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