Coronavirus, L’Italia spaventa l’Europa. Le Pen: «Controllare le frontiere», verifiche su chi va in Romania
Marine Le Pen sull’emergenza Coronavirus punta il dito contro il nostro Paese nel giorno in cui i contagi superano i 130 casi. La leader del Rassemblement National in un’intervista al Grand Jury Rtl-Lci-Le Figaro attacca: «Oggi o domani bisognerà forse controllare le frontiere», anche con l’Italia «sarà necessario se l’epidemia diventa fuori controllo» nel Paese.
«Il governo – ha continuato Le Pen – deve prevederlo e preferisco che faccia troppo che troppo poco. Per il momento non ha fatto abbastanza, continuano a consentire i voli dalla Cina», ha aggiunto.
Oggi il ministro della Sanità d’oltralpe, Olivier Véran, in un’intervista a Le Parisien Dimanche ha chiarito che la Francia si prepara a una possibile «epidemia» di coronavirus in Europa e guarda con «attenzione alla situazione in Italia».
Véran ha aggiunto di ritenere «molto probabili» altri casi in Francia. «È una cosa seria, e noi ci prepariamo. Se l’epidemia raggiunge l’Europa, voglio che siamo pienamente operativi», ha detto. In Francia si sono registrati 12 casi di coronavirus: di questi un turista cinese morto a Parigi, un altro è ancora ricoverato, mentre gli altri 10 sono tutti guariti.
Romania: quarantena per chi torna da Veneto e Lombardia
La Romania intanto corre ai ripari per proteggersi dalla diffusione nel virus nel nostro Paese. Raed Arafat, il ministro degli Interni rumeno, ha avvertito i propri concittadini presenti sul territorio italiano: «Se qualcuno proviene da un’area estremamente colpita, verrà messo in quarantena per 14 giorni. Questo riguarda anche chi è asintomatico e dunque al momento non è malato». Inoltre verrà contattata anche la protezione civile italiana «per vedere le misure da applicare a noi».
Arafat cerca anche di tranquillizzare e di contenere una possibile ondata di ritorno in patria: «Non c’è motivo di andare nel panico e salire in macchina o in aereo per venire qui». Però chi decide di lasciare l’area per tornare nel proprio Paese dovrà avvertire il governo: «Dovremo sapere su quale compagnia aerea arriva la persona, quando arriva nel Paese, poiché alcune misure saranno certamente applicate qui nel Paese, analizzeremo la situazione esistente».
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