Il passaporto inglese post Brexit cambia faccia. Ma è fatto in Ue
Con l’uscita – avvenuta il 31 gennaio scorso – del Regno Unito dall’Unione Europea, il Paese della Corona si prepara a un restyling del passaporto. Il nuovo documento post Brexit sarà consegnato, a cominciare dal prossimo mese, nell’arco della prima metà del 2020. Entro quest’estate è infatti prevista la consegna per tutto il Regno. «Lasciare l’Unione europea ci ha offerto un’opportunità unica per ripristinare la nostra identità nazionale e tracciare un nuovo corso nel mondo. […] Tornando all’iconico design blu e oro, il passaporto britannico sarà di nuovo collegato alla nostra identità nazionale e non vedo l’ora di viaggiare con esso», ha dichiarato il ministro degli Interni britannico Priti Patel.
Nonostante la ventata di nazionalismo, il passaporto finirà per essere l’ennesima prova dei legami tra l’isola e l’Italia. Sarà prodotto in Polonia, dalla società franco-olandese Gemalto, con sede a Tczew, città – appunto – della Polonia. Oltre al colore, il passaporto britannico sarà «il più ecologico mai visto», assicura il governo. «L’impronta di carbonio necessaria alla sua produzione sarà ridotta a zero», dicono. Sarà anche il «più tecnologicamente avanzato», con una moltitudine di funzioni che consentono una migliore protezione dei dati personali e riducono il rischio di furto di identità e frode.
Oggi, 24 febbraio, gli ambasciatori dei Paesi Ue si riuniscono per scrivere la bozza del documento con cui impostare le trattative tra Unione Europea e Regno Unito. La svolta voluta e guidata dal premier Boris Johnson prevede la rinegoziazione di 43 anni di accordi e scambi commerciali.
In copertina: Il nuovo passaporto inglese | Uk.gov
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