Burioni ribatte alla dottoressa del Sacco con le cifre dell’emergenza: «Coronavirus come l’influenza? Scemenza gigantesca»
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«Attenzione a chi, superficialmente, dà informazioni completamente sbagliate. Leggete i numeri. Mai allarmismi, ma neanche si possono trattare i cittadini come bambini di 5 anni. Qualcuno, da tempo, ripete una scemenza di dimensioni gigantesche: la malattia causata dal Coronavirus sarebbe poco più di un’influenza. Ebbene, questo purtroppo non è vero», a scriverlo è il medico Roberto Burioni sul suo sito Medical Facts in risposta alle dichiarazioni della direttrice del laboratorio del Sacco di Milano, luogo in cui vengono analizzati i campioni di possibili casi di Covid-19, secondo cui il coronavirus non è altro che «un’infezione appena più seria di un’influenza».
«In questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati – scriveva Burioni ieri, mentre i contagi sono saliti a 152 – e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale)».
«Niente panico ma niente bugie»
«In questo momento in Italia sono segnalati 132 casi confermati e 26 di questi sono in rianimazione (circa il 20%). Sono numeri che non hanno niente a che vedere con l’influenza (i casi gravi finora registrati sono circa lo 0,003% del totale). Questo ci impone di non omettere nessuno sforzo per tentare di contenere il contagio. Niente panico ma niente bugie» ha aggiunto Burioni.
Cosa aveva scritto la dottoressa
«A me sembra una follia. Si è scambiata un’infezione appena più seria di un’influenza per una pandemia letale. Non è così», aveva scritto su Facebook Maria Rita Gismondo, direttore responsabile di Macrobiologia Clinica, Virologia e Diagnostica Bioemergenze. E ancora: «Leggete! Non è pandemia! Durante la scorsa settimana la mortalità per influenza è stata di 217 decessi al giorno! Per coronavirus 1».
Ma a ribattere è ancora una volta Roberto Burioni: «Ecco i 217 morti al giorno per influenza. Ecco da dove se li è inventati. Non sono quelli per influenza, sono quelli totali in 19 città che vengono paragonati con quelli dell’anno precedente. Lei era stanca e ha sbagliato (capita, siamo tutti sotto pressione immane) ma i giornali hanno riportato senza controllare. Ci vuole maggiore attenzione».
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