Coronavirus, Le Iene, Barbara D’Urso e Che Tempo Che fa in onda senza pubblico
Anche le trasmissioni tv si adeguano alle misure di prevenzione dal Coronavirus disposte dalle autorità lombarde. Il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha deciso «la sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico». Ieri sera, 23 febbraio, la trasmissione di Rai 2 condotta da Fabio Fazio, Che Tempo Che Fa, è andata in onda – da Milano – senza pubblico. In studio solo il presentatore, Filippa Lagerback e – ovviamente – gli ospiti. Una scena strana a vedersi. «Per una disposizione dell’azienda, a scopo precauzionale, è stato consigliabile fare questo programma senza pubblico. È una situazione inedita, ma questa sera #CTCF andrà in onda a porte chiuse», si legge nella comunicazione – scritta anche su Twitter – diramata dal programma.
Stesso destino per il programma Live – Non è la D’Urso. «In rispetto dell’ordinanza della regione Lombardia, Mediaset ha deciso che questa sera Live- Non è la D’Urso andrà in onda in diretta e senza pubblico in studio, una scelta che condivido totalmente per il senso di responsabilità verso il pubblico stesso, verso gli ospiti e verso i tecnici che lavorano al programma. – spiega la conduttrice – Si dice “The show must go on“, sì, ma giustamente, senza esporre le persone ad alcun tipo di rischio inutile. Non sarà facile per me con lo studio completamente vuoto, ma cercherò di tenervi compagnia con tutti gli ospiti previsti e so che sentirò il vostro calore da casa attraverso i social».
A seguire, anche Le Iene hanno annunciato che andranno in onda sì, ma senza pubblico. «Per la prima volta in 24 anni di storia del programma andremo in onda senza pubblico in studio nelle prossime puntate di martedì 25 e giovedì 27 febbraio, come sempre dalle 21.20 su Italia1, in cui vi parleremo naturalmente anche dell’emergenza Coronavirus – recita la comunicazione -. La decisione è stata presa visto che la Lombardia è la regione di gran lunga con più contagiati e alcuni casi sono stati registrati anche a Milano. Il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala ha chiesto di prendere tutte le misure per fermare la diffusione del virus. Anche noi vogliamo contribuire».
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