La fuga degli studenti per il coronavirus: «Torniamo al Sud per evitare la solitudine della quarantena». E i voli schizzano alle stelle
C’è Roberta che ha lasciato Padova per tornare a Catania. C’è Andrea che è partito da Milano Linate perché la sua università ha sospeso le attività didattiche per una settimana, così come disposto dalle autorità. Roberta ha speso 300 euro, Andrea 200. Ma non ci sono soldi che tengano per gli studenti e i lavoratori fuorisede. «Non abbiamo paura del Coronavirus. Nell’eventualità di una quarantena, invece, ci preoccupa rimanere da soli in una città che non è nostra. E poi con le università chiuse per una settimana che senso ha rimanere qui?».
Perché lasciano Milano
Da qui la fuga al Sud. C’è anche chi era stato in Sicilia per le vacanze di Carnevale e ha deciso, come Salvatore, di posticipare il rientro al Nord. Costi quel che costi. «In tanti mi stanno scrivendo, vogliono tornare a casa per stare coi loro familiari. Hanno paura soprattutto della quarantena e sono disposti a pagare qualsiasi cifra pur di rientrare il prima possibile» ci spiega Stefano Maiolica, blogger di “Un terrone a Milano“. «Altri colleghi sono tornati a casa, molti a Roma e Napoli, altri ancora in Sardegna e persino una a Barcellona» ci racconta uno studente della Bocconi.
Il caro voli
E poi si ripropone sempre lo stesso problema: il caro voli. «I biglietti prima costavano 90 euro, adesso 200» ci racconta un fuorisede. Una giovane lavoratrice, invece, era appena rientrata al Nord quando, appresa della notizia della diffusione dell’epidemia in Italia e una volta parlato coi suoi familiari «molto preoccupati», ha deciso di rientrare l’indomani: «Il mio coinquilino è tornato a casa, la mia coinquilina invece è rimasta direttamente al Sud». Facendo una simulazione d’acquisto (effettuata il 24 febbraio mattina, ndr) e partendo con Ryanair, occorre spendere 331 euro per partire domani da Milano Malpensa, con destinazione Catania.
Con Alitalia, invece, i prezzi volano a più di 400 euro oggi 25 febbraio per un Milano-Palermo.
«Ho ricevuto oltre mille messaggi, tutti di questo tenore. “Caro Sindaco stanno rientrando in Sicilia e anche a Messina un sacco di studenti di Milano e del nord senza nessun controllo. Cosa intende fare per tutelare i cittadini?”», a scriverlo è il sindaco di Messina, Cateno De Luca, su Facebook denuncia pubblicamente la decisione di alcuni studenti fuorisede di lasciare il capoluogo lombardo almeno per questa settimana. Tra locali chiusi, stazione centrale semivuota, supermercati saccheggiati e un clima quasi surreale.
Foto in copertina di Open
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