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Coronavirus, verso la chiusura delle scuole per un’altra settimana. Il governo congela tasse e mutui per le zone più colpite – Il video

29 Febbraio 2020 - 07:50 Redazione
Sospese fino al 30 aprile per gli 11 Comuni delle zone rosse le tasse e le scadenze fiscali. In Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna si va verso la chiusura delle scuole per altri 7 giorni

Lo Stato c’è e vuole esserci per chi sta soffrendo non solo in salute ma dal punto di vista economico a causa dell’epidemia: il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto urgente con le prime misure economiche per le zone colpite dal Coronavirus.

«Abbiamo subito messo in campo le misure a tutela della salute dei cittadini e l’Oms ne ha riconosciuto l’efficacia. Mentre in altri Paesi d’Europa si sta iniziando ora a fronteggiare l’epidemia, noi abbiamo già introdotto le norme a favore del mondo produttivo», ha annunciato su Facebook il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio, Riccardo Fraccaro.

A questo decreto legge seguirà una bozza con ulteriori interventi la settimana prossima che conterrà lo stanziamento per le misure di sostegno sia per i territori più colpiti – partendo quindi da Lombardia e Veneto – sia per i settori produttivi più colpiti.

La chiusura delle scuole

Nel testo del decreto, oltre a una serie di aiuti economici alle zone più colpite dal coronavirus, c’è un passaggio firmato dal ministero dell’Istruzione che prevede una speciale deroga per quest’anno scolastico: non sarà necessario raggiungere il limite minimo di 200 giorni per considerare valido l’anno 2019/2020.

Per limitare il contagio, che prosegue ancora a una velocità troppo elevata, si va verso la chiusura per altri sette giorni – fino a sabato 7 marzo -, in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna. Dovrebbero riaprire, invece, le scuole di ogni ordine e grado in Piemonte, Liguria, Friuli-Venezia Giulia, Marche e le due province autonome di Trento e Bolzano.

Gli aiuti a settori e territori colpiti

Tra questi spicca sicuramente il turismo, su cui «c’è la sospensione per tutto il settore alberghiero italiano dei pagamenti dei contributi previdenziali e delle ritenute fiscali», ha annunciato il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, intervenuto in sala stampa a Palazzo Chigi dopo il Consiglio dei ministri.

Misure necessarie per far fronte all tante cancellazioni degli ultimi giorni a cui corrispondono perdite significative. «Dovevamo dare una risposta immediata, anche dal punto di vista della liquidità», ha aggiunto Gualtieri. «Ma questo non esaurisce le misure che vareremo sul settore del turismo».

Tasse e scadenze fiscali – comprese quelle della rottamazione tre e del saldo e stralcio – e contributi sospesi fino al trenta aprile, limitati per gli 11 Comuni delle zone rosse. Niente sospensione integrale dei pagamenti fiscali, come suggerito da Matteo Salvini. «Non è idea saggia e utile, noi ci concentriamo sulle cose serie». Visto che si tratta di una proroga sui termini di versamenti, il decreto approvato oggi non richiederà uno stanziamento aggiuntivo.

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