Milan, via Boban: comanda Gazidis. Dubbi su futuro di Maldini e Ibra, lo scenario
Otto mesi di convivenza difficile, gli ultimi due in trincea. La separazione tra ‘Zorro’ Boban e il Milan è nella lettera di licenziamento per giusta causa consegnata ieri all’ormai ex rossonero. Una carta sul tavolo, molto presto l’annuncio sul sito ufficiale. Boban, cui sarebbe contestata in particolare una intervista alla Gazzetta dello Sport ritenuta ‘destabilizzante’, è fuori. I pieni poteri sul campo vanno a Ivan Gazidis, l’uomo di fiducia del gruppo Elliott. Non a caso l’unica figura presente ieri a Milanello, quasi a fotografare il cambio della guardia. Il legittimarsi di una figura centrale, apicale.
Maldini, Ibra e Ragnick
E Maldini? Per l’altra bandiera del Milan, capo dell’area tecnica, si prefigura una possibile permanenza fino a fine stagione. Poi le strade si dovrebbero separare anche perché risulta molto complicato ipotizzare una possibile convivenza tra lo stesso Maldini e il probabile arrivo dal prossimo anno in panchina di Ralf Ragnick, 61 anni, tedesco che non si limita a fare l’allenatore: un manager a tutti gli effetti. Ragnick, definito ‘Il Professore’ da Jurgen Klopp (mica uno qualsiasi), è un accentratore: non gradisce altre figure. Cresciuto nel mito di Arrigo Sacchi e attento osservatore di Zdenek Zeman, il tedesco ama squadre giovani, senza prime donne o elementi centripeti. E’ il motivo per il quale resta a fortissimo rischio per la prossima stagione anche la permanenza di Zlatan Ibrahimovic.
Foto di copertina Ansa