Tonfo delle Borse per il coronavirus: Europa peggio della Brexit. Milano perde il 10%
Le Borse europee, come conseguenza dell’epidemia Coronavirus, stanno subendo un crollo superiore a quello registrato in occasione del referendum sulla Brexit. L’indice Stoxx 600, che raggruppa le principali società quotate in Europa, è arrivato a cedere il 7,4%. Il 24 giugno 2016, dopo il voto per l’uscita dalla Ue, il paniere affondò del 7%. In questo momento Londra perde il 6,3%, Parigi il 6,4% e Francoforte il 6,5%, Madrid 6,6%.
Prosegue anche il crollo di Piazza Affari, Milano è in calo del 9,7%. Tra i titoli principali, i peggiori sono Saipem, Tenaris ed Eni, in crollo di circa del 20% in scia con il petrolio. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi supera la soglia dei 220 punti base, dalla chiusura sotto 180 di venerdì scorso, con il rendimento dei decennali italiani che sale oltre l’1,3 per cento. Perde anche Wall Street, con il Dow Jones in calo del 5,47%, il Nasdaq che cede il 5,17% mentre lo S&P 500 lascia sul terreno il 5,45%.
Leggi anche:
- Caos coronavirus su Piazza Affari, apertura a fatica e valanga di titoli sospesi. Schizza lo spread, anche dopo il crollo del petrolio
- Il venerdì nero delle Borse per il coronavirus: spread al rialzo e Pil italiano a -0,5%
- Coronavirus, l’emergenza affonda le borse. Piazza Affari la peggiore con -5,43%: “Bruciati” 30 miliardi di euro
- Cinesi donano 1000 tute protettive e 80mila guanti al Sacco di Milano: «Cari italiani, state a casa e siate responsabili» – Il video