Serie A ferma, ecco cosa può succedere. Deroga per le Coppe europee
Il calcio si accoda: stop totale per contrastare l’emergenza coronavirus. La priorità assoluta. Nelle more, però, si lavora per capire cosa ne sarà della Serie A e, a ruota, di tutti gli altri campionati italiani (professionistici e non). Lo scenario che i club vorrebbero evitare è quello della sospensione definitiva del campionato, che vanta un unico precedente e nessun riferimento normativo attuale.
Qualora il campionato non dovesse riprendere ci sarebbe la possibilità concreta di non assegnare lo scudetto, ma di consegnare alle liste europee e a quelle di promozione-retrocessione dai campionati le squadre all’atto dell’ultima giornata disputata contemporaneamente. Che non è quella appena conclusa, ma quella di due settimane fa: diversa da quella attuale. Il tutto senza considerare le difficoltà legate agli incastri dei play-off e dei play-out previsti dalla B a scendere.
Proprio per questo l’ipotesi più battuta è quella di ‘tifare’ per il rinvio di Euro 2020 al prossimo autunno o, addirittura, al 2021. In questo caso i club potrebbero recuperare le gare saltate a giugno. Ma anche per questo scenario occorre incassare il sì a ruota di altre Istituzioni sportive, in primis la Fifa che nel 2022 porterà il Mondiale in Qatar.
L’altra strada, decisamente complicata, porterebbe a giocare ogni due giorni in questo finale di stagione. Uno stress quasi impraticabile.
Intanto il decreto straordinario del Governo dovrebbe ‘risparmiare’ dal divieto assoluto di disputa le gare europee. E, dunque, Juventus e Inter dovrebbero giocare regolarmente in casa, ma a porte chiuse, contro Lione e Getafe.
Foto di copertina Ansa
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