Coronavirus, cosa si può fare e cosa dobbiamo proprio evitare ora che tutta Italia è “zona protetta”
Domande e riposte per capirci qualcosa sulle nuove regole introdotte ieri sera dal Governo
Con il nuovo dpcm anti-Coronavirus firmato dal premier Giuseppe Conte la sera del 9 marzo cambiano le regole in tutta Italia, o meglio: l’Italia diventa una grande Lombardia. Le norme e i divieti che fino a ieri – e per appena 48 ore – hanno cambiato la vita di chi vive in Lombardia e in una delle 14 province interessate, adesso verranno applicate in tutta la penisola, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. L’obiettivo è sempre lo stesso: limitare i contatti per arginare i contagi. Proviamo di nuovo a fare un po’ di chiarezza.
- Posso prendere un treno per andare da Milano a Roma?
Come ha spiegato il premier in conferenza stampa, sono vietati tutti gli spostamenti tranne che per «comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o spostamenti per motivi di salute». Insomma, potete prendere il treno e, in generale, spostarvi nel paese soltanto se assolutamente necessario. Per farlo dovrete comunque autocertficarvi (usando il modulo che trovate sotto). Attenzione: per chi dichiara il falso o trasgredisce sono previste sanzioni penali (fino all’arresto). - Quindi il lavoro non si ferma?
No, potrete continuare a spostarvi per lavoro e quindi anche ad andare in ufficio se necessario. Secondo il nuovo dpcm si “raccomanda” ai datori di lavoro pubblici e privati di promuovere la fruizione di ferie e congedi. Viene facilitato anche il lavoro agile o smart working, che sarà sempre possibile, anche in assenza di accordi aziendali. - Devo correre al supermercato per fare la spesa?
Sarebbe una pessima idea: se tutti lo facessero ci sarebbero file gigantesche e grandi assembramenti di persone creando quindi i presupposti per nuovi contagi. I supermercati rimarranno aperti e gli spostamenti di merci continueranno. - Addio aperitivi e addio socialità?
Non dovrete dire addio agli aperitivi, basta che avvengano prima delle 18. Tutti i bar e i ristoranti rimarranno aperti soltanto dalle 6 di mattina alle 18 di sera, con l’obbligo però di garantire la distanza di sicurezza di almeno un metro tra i clienti. Quindi nel caso gli aperitivi dovranno avere luogo con la dovuta distanza. Per il resto, la socialità è drammaticamente limitata: fermi i cinema, teatri, pub, sale giochi e discoteche. Chiusi anche i musei e i siti archeologici. Addio anche alle feste: sono vietati gli assembramenti e i raduni in pubblico in tutto il paese. - E la Serie A?
Ebbene sì, anche la Serie A si ferma. - Devo barricarmi in casa?
È consigliato limitare i propri spostamenti e quindi anche passare più tempo possibile a casa (cercate #iostoacasa su Twitter). Detto ciò, il divieto di muoversi è assoluto soltanto per chi sia positivo al virus o sia stato messo in quarantena. Per chi invece ha sintomi da infezione respiratoria e febbre superiore a 37,5°C l’auto-isolamento è fortemente consigliato. - Quando potrò tornare all’università?
Non prima del 3 aprile. La chiusura delle scuole e dell’università è stata prorogata fino ad allora ed estesa a tutto il paese. Si fermeranno anche gli esami per la patente e tutti i concorsi, tranne quelli per via telematica e per i medici.
Il parere degli esperti
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