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Coronavirus, congedi parentali con il 30% dello stipendio e 600 euro di voucher baby sitter

11 Marzo 2020 - 20:58 Angela Gennaro
Roberto Gualtieri
Roberto Gualtieri
Stop agli adempimenti fiscali come l'Iva. Fondi per apparecchiature e personale medico

Uno scostamento da 20 miliardi (pari all’1,1% del Pil in termini di indebitamento netto), un totale di 25 miliardi sul piatto e un deficit a 3,3% sul Prodotto interno lordo. È questa la ricetta economica messa a punto dal governo Conte II per affrontare l’emergenza Coronavirus in Italia a venti giorni dall’inizio dell’epidemia e in una giornata – l’ennesima – drammatica in cui l’Organizzazione mondiale della sanità dichiara il nuovo coronavirus pandemia.

I 25 miliardi sono un massimale, un tetto cui l’esecutivo potrà arrivare. Il primo passaggio, venerdì prossimo, per un totale di 12 miliardi, spiega il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in conferenza stampa a palazzo Chigi. La Camera ha detto sì senza alcun voto contrario. La priorità, a quello che si capisce, saranno le spese sanitarie, urgentissime.

Fondi per la Sanità (prima di tutto)

Ma cosa ci sarà nel primo pacchetto di provvedimenti? Priorità alle risorse necessarie alla sanità e alla Protezione civile: «Tutti i cittadini hanno il diritto a essere curati», dice Gualtieri. È questo il primo pilastro del decreto.

Mentre entrano in vigore le misure straordinarie, con lo stanziamento di 845 milioni per il 2020 (660 per il personale e 185 per l’acquisto di apparecchiature per la terapia intensiva), per l’assunzione di medici, infermieri e personale sanitario, compreso il richiamo dei sanitari in pensione e altre disposizioni per il potenziamento del servizio sanitario nazionale, previste dal decreto legge 9 marzo 2020, pubblicato in gazzetta ufficiale.

La famiglia

Di certo «un congedo parentale speciale per tutte le famiglie italiane e in alternativa la possibilità di usare un voucher per babysitter», annuncia la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo a Palazzo Chigi. Nei giorni di congedo si prenderà almeno il 30% della paga giornaliera, mentre il voucher annunciato parte da un minimo di 600 euro per babysitter e caregiver fino a mille euro nel caso di operatori sanitari e di ricercatori.

ANSA/ Ufficio Stampa Palazzo Chigi/Filippo Attili | La ministra della Famiglia, Elena Bonetti

A dare ulteriori dettagli è la ministra delle Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti: «Un congedo parentale di 15 giorni ripartiti tra padre e madre in modo proporzionale per non sbilanciare il peso sulle donne, per genitori con minori fino a 14 anni (in caso di figli disabili il limite d’età non ci dovrebbe essere)». Per le famiglie monogenitoriali «dovrebbe essere riconosciuto il massimo all’unico presente e lo stesso dicasi per il coniuge di chi in ospedale copre senza sosta turni diurni e notturni. La modulazione del congedo sarà in base al reddito. Il voucher no, ho chiesto che sia erogato a tutti», diceva Bonetti stamane in un’intervista a La Stampa.

Mutui

Nel decreto anti-Coronavirus «ci sarà una semplificazione procedurale per la sospensione dei mutui prima casa fino a 18 mesi in caso di riduzione o sospensione dell’orario di lavoro – fondo Gasparrini – e inoltre sospendiamo le rate di mutui e prestiti bancari anche con parziale sostegno di garanzia statale», dice Gualtieri in audizione davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato.

«Il riferimento all’Isee non è presente nella moratoria» sui mutui, spiega ancora. Ma un bilanciamento sì, per dare priorità alle «filiere più impattate» con «provvedimenti di carattere generale che sostengano chi effettivamente è colpito dalla crisi». Un dipendente pubblico che può pagare una rata di mutuo «è in una situazione diversa da chi si trova a non avere più un reddito», ragiona il ministro.

Affitti

«Stiamo valutando misure sulle possibili difficoltà di pagare canoni di affitto per evitare anche che abbia un impatto sui proprietari che devono magari pagare le imposte su una rata di affitto che non possono riscuotere. Stiamo valutando possibili soluzioni tecniche a questo problema, e siamo pronti ad ascoltare i suggerimenti del Parlamento», dice Gualtieri in audizione.

Adempimenti fiscali

Il nodo da sciogliere è quello di un blocco totale oppure un semplice slittamento delle scadenze e delle bollette. Verranno posticipati una serie di adempimenti fiscali fin da subito – il 16 marzo ci sarebbe la scadenza per i versamenti Iva – e sembra abbastanza sicuro che si fermeranno la riscossione di cartelle fiscali e dei distacchi di acqua e luce in caso di morosità. Per aziende e autonomi con «riduzione del livello di attività e di fatturato con conseguente impatto sulla liquidità, potranno essere introdotte misure di sospensione dei versamenti tributari e contributivi, anche in previsione di un futuro parziale ristoro».

Il rischio liquidità

Il ministro dell’economia Roberto Gualtieri annuncia poi il potenziamento del Fondo centrale di garanzia a sostegno delle Pmi, «il più grande strumento di agevolazione che garantisce a oggi finanziamenti bancari per 40 miliardi in favore del sistema delle imprese».Il Fondo «sarà esteso con accesso gratuito su tutto il territorio nazionale, saranno prolungate le garanzie prestate e sarà possibile aumentare le percentuali di garanzia in specifiche aree e filiere».

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Export

Una parte dei 25 miliardi messi sul piatto verrà destinata al sostegno all’export. Una partita su cui sono stati già messi in campo 7 miliardi di euro da Cassa Depositi e Prestiti e Sace «per sostenere le imprese italiane». Di questi, dice il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, «ben 4 miliardi saranno usati per potenziare l’export e l’internazionalizzazione». Di Maio invoca lo spettro delle guerre commerciali contro l’Italia già sollevato dal suo ex collega vicepremier Matteo Salvini. «Qualcuno ci chiude i confini, è vero, ma noi non restiamo a guardare. Ci siamo messi alle spalle tante crisi, supereremo anche questa».

In copertina ANSA/ Ufficio Stampa Palazzo Chigi/Filippo Attili| Roberto Gualtieri in conferenza stampa a palazzo Chigi, Roma, 11 marzo 2020.

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