Coronavirus, Bundesliga ferma dopo una giornata frenetica. Rummenigge: «Non concludere torneo è rischio economico per club»
Prima l’indicazione delle porte chiuse, poi quella di proseguire fino a martedì prossimo e di fermarsi all’indomani. Infine chiudere tutto e basta per emergenza Coronavirus.
E’ stata una giornata lunga e paradossale per appassionati e interpreti della Bundesliga, la Serie A del calcio tedesco. Il Governo, anche alla luce dei due casi di positività di altrettanti tesserati (risultato positivo al tampone pure Fabian Nurnberger del Noribmerga) ha optato per la chiusura totale del calcio almeno fino al prossimo 2 aprile.
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— U.C. Sampdoria (@sampdoria) March 13, 2020
Il mancato adeguamento iniziale delle Autorità sportive tedesche all’indirizzo generale degli altri tornei aveva fatto sobbalzare, in particolare, il centrocampista del Bayern Monaco Thiago Alcantara che aveva parlato di ‘Scelta folle’.
Stesso all’interno del club bavarese era, però, risuonata forte (e continua a farlo) la voce del Ceo Karl-Heinz Rummenigge: ‘Tutti dovrebbero capire cosa significherebbe terminare anzitempo la stagione – ha detto il dirigente del Bayern -. Si tratta di questioni legate alla finanza dei club. Si teme che molte squadre, soprattutto di media e piccola fascia, possano incontrare problemi di liquidità”.
Anche in Germania, dunque, al di là di rimpalli di responsabilità e politichese, i vertici dei club fanno intendere come siano pronti a premere perché, magari in estate, si possa portare a compimento i campionati domestici per scongiurare, tra le altre, la possibilità di non incassare l’ultima tranche relativa alla concessione dei diritti televisivi.
Sempre più probabile, almeno secondo gli spifferi di queste ore, che possa esser rinviato l’Europeo di un anno per consentire la regolare chiusura di torneo interni e coppe europee.
Foto di copertina Ansa