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Coronavirus, altra fuga verso sud: in centinaia nelle stazioni di Milano verso Sicilia e Puglia

Per il secondo fine settimana i treni dalla stazione Centrale di Milano sono stati presi d'assalto da chi proprio non ha capito che deve restare chiuso in casa

Stavolta non c’è l’ombra di un nuovo decreto con nuove restrizioni per l’emergenza Coronavirus a giustificare l’ultima fuga di massa in treno da Milano verso Sud. Eppure per la seconda volta, alla vigilia del primo weekend in cui la maggior parte degli italiani cerca di restare in casa, la stazione Centrale milanese è stata invasa da chi ha preferito scappare. In assenza di voli da Malpensa, Linate e Orio al serio, in centinaia si sono affrettati ieri sera 13 marzo a prendere i treni diretti a Siracusa, Palermo e Lecce.

Cadono nel vuoto gli appelli di governo e virologi al rispetto dell’ultimo dpcm sulle limitazioni agli spostamenti, se non per motivi giustificati. E di giustificazioni in quest’altra fuga se ne intravedono davvero pochi. Va a farsi benedire il buonsenso, quello più volte invocato anche da Silvio Brusaferro dell’iss che proprio ieri pomeriggio ha detto di aspettarsi un nuovo aumento dei casi in questo weekend, proprio per il comportamento irresponsabile della scorsa settimana, quando in tantissimi hanno pensato bene di godersi il sole assiepati in spiaggia, in montagna e ovviamente nei treni affollati.

Si fa così sempre più urgente bloccarli del tutto questi treni, considerando anche la denuncia del personale di Ferrovie italiane a Repubblica Milano: «Non ci sono garanzie di sicurezza sanitaria, la gente è disposta a viaggiare tutta la notte con persone sconosciute, nella promiscuità obbligata degli spazi di un vagone letto, cioè tre posti, e delle cuccette da quattro posti». E così dovremo prepararci fra 7-10 giorni a un’altra conta disarmante, si spera la più contenuta possibile, ma stavolta non solo dalla già martoriata Lombardia.

Il parere degli esperti:

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