Coronavirus, terapia intensiva allo stremo in Lombardia. Gallera: «Restano 15-20 posti». Il governo: «Irresponsabile viaggiare verso il Sud»
Ci siamo arrivati, e anche piuttosto in fretta. Gli ospedali di «Bergamo e Brescia hanno fisicamente esaurito la loro capacità di accoglienza» per i pazienti affetti da Coronavirus. L’amara verità sullo stato della sanità lombarda è arrivata oggi, 14 marzo, in conferenza stampa all’auditorium Testori a Milano per bocca dell’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Sono queste le aree «più colpite» in assoluto – per il momento – dalla pandemia da coronavirus, con un ultimo caso «sospetto» di un operatore dell’Areu morto a 47 anni (il tampone non ha ancora confermato il decesso per l’infezione virale).
«Abbiamo pochissimi posti liberi nelle terapie intensive, ormai siamo nell’ordine di 15 o 20 a disposizione. Tra poco arriviamo a un punto di non ritorno», ha sottolineato Gallera. «Se ogni giorno abbiamo 85 persone in più che entrano in terapia intensiva e tendenzialmente ne escono due o tre, perché il dato è il 10% e il 15% considerato chi esce e chi muore, tutto questo non è sufficiente», ha spiegato l’assessore.
Complessivamente nelle terapie intensive lombarde sono stati trattati 1.064 pazienti. Di questi, ne sono stati dimessi 149, ovvero il solo 10%: il che testimonia che chi ha contratto la malattia necessita di una permanenza lunga con cure da rianimazione. Di quelli passati in Utic – l’unità di Terapia intensiva cardiologica – sono 145 i deceduti. Gallera ha poi spiegato che la Regione sta pensando di ampliare ancora la sua struttura, ricavando due piani per la cura degli infetti al San Carlo di Milano e altri reparti al Policlinico e al Niguarda, sempre a Milano, con 90-130 nuovi posti. Resta un problema il reperimento dei macchinari respiratori, per il quale l’assessore ha lanciato un appello: «Se qualcuno nel mondo ce ne dà anche 30, 40 o 50 noi possiamo aprire questi altri reparti».
Il governo chiede responsabilità: «Non si possono bloccare tutti i trasporti»
Da Palazzo Chigi arriva, di nuovo, l’appello a evitare spostamenti, specie sulla lunga percorrenza, per fare in modo di contenere il contagio. «Gli spostamenti all’interno delle nostre città, strade e piazze vanno limitati ai soli motivi essenziali, alle sole esigenze realmente indifferibili, per andare a lavoro, per ragioni di salute o situazioni di necessità».
«Va fatto uno sforzo in più da parte di tutti – insiste Palazzo Chigi – Anche da parte di chi lavora o studia in un’altra regione diversa dal luogo dove ha la propria famiglia o la residenza: non si sposti. Se si vuole davvero bene ai propri cari, e per il bene di tutti, vanno evitati questi viaggi». In concomitanza con l’appello al buonsenso rivolto ai cittadini dall’esecutivo, arriva la comunicazione ufficiale da parte del ministero dei Trasporti: a partire da questa sera c’è il blocco dei treni notturni.
Il parere degli esperti
- Coronavirus, l’infettivologo Galli sui tanti casi in Italia: «Il contagio in ospedale, la situazione più sfortunata»
- Coronavirus, parla il primario del Sacco. Galli: «Virus imprevedibile, una persona sola può infettarne molte»
- Coronavirus, il primario del Sacco di Milano: «Così abbiamo dimostrato che non è nato in laboratorio»
- «Tecnicamente il coronavirus è già una pandemia. Ma la sfida si gioca nei pronto soccorso, non ai confini» – L’intervista al virologo Lopalco
- Coronavirus, l’errore dietro l’impennata di contagi in Italia. Ricciardi (Oms): «Grave non isolare gli arrivi dalla Cina»
- Coronavirus, la nuova fase: da infezioni importate a circolazione locale del virus. Cosa dice la task force del ministero della Salute
- Ricciardi (Oms): «Coronavirus più letale dell’influenza. Per il vaccino servono due anni»
- Coronavirus, «È una follia questa emergenza». Il duro dissenso del capo del laboratorio del Sacco. E sforna i numeri
- Burioni ribatte alla dottoressa del Sacco con le cifre dell’emergenza: «Coronavirus come l’influenza? Scemenza gigantesca»
- Coronavirus, lo scontro tra virologi: perché Burioni ha ragione
- Coronavirus, lo scontro tra virologi: perché Gismondo ha ragione
- I numeri in chiaro. Il prof. Clementi: «Trend preoccupante a Brescia, Bergamo e Milano» – La videointervista
Leggi anche:
- Speciale coronavirus: come difenderti dalle bufale e i falsi miti sul Covid-19
- Coronavirus, il bilancio della Regione Lombardia: 11.685 casi positivi, 1865 in più rispetto a ieri. Le vittime salgono a 966
- Coronavirus, dieci esercizi da fare per allenarvi in casa durante la quarantena
- Coronavirus, l’appello drammatico dell’Asl di Torino e le mascherine ferme a Istanbul che non arrivano
- Serie A, il monito dei medici: «No agli allenamenti». Ma non tutti sarebbero d’accordo
- Coronavirus, Emiliano: «3 mila pugliesi rientrati in due giorni». La Sicilia chiede di «bloccare i collegamenti ferroviari per il Sud». Il governo sospende i treni notturni – Video
- Coronavirus, positivi i viceministri Anna Ascani e Pierpaolo Sileri
- Coronavirus, flash mob a mezzogiorno: un applauso dalle finestre d’Italia per chi lavora negli ospedali – I video
- Coronavirus, controlli all’ingresso, ferie e precauzioni in azienda anti-contagio: cosa prevede l’accordo tra governo e parti sociali – Il documento
- Coronavirus, la vergogna delle mascherine a prezzi gonfiati: a Roma sequestrate anche quelle “artigianali”
- Coronavirus. L’audio Whatsapp della presunta avvocatessa e i “rimedi difensivi” per chi viene fermato dalla Polizia
- Coronavirus, medici operativi senza esame di Stato. Slittano tasse, ok a bonus per famiglie: tutte le misure attese nel decreto fiscale
- Coronavirus, il messaggio di Sileri positivo: «L’Italia vincerà questa guerra. Verrà fuori tutta la resilienza di questo popolo» – Il video
- Coronavirus, positiva la moglie del premier Pedro Sanchez. La Spagna conta oltre 6mila contagiati e 189 morti
- Coronavirus, tutte le notizie della notte: Trump negativo al test, oltre 2800 casi negli Usa. In Cina allarmano i “contagi di ritorno”: 16 su 20