Coronavirus, «non più di due passeggeri e bordo dei taxi». Consegne a domicilio sì, ma «senza contatto»: le linee guida del governo
Se si prende un taxi, è possibile sedersi in due sul sedile posteriore, a patto che su quello del passeggero non sieda nessuno. Si venderanno meno biglietti per i mezzi pubblici, per garantire maggiore distanza di sicurezza tra i passeggeri. E i rider effettueranno le consegne senza avere contatti. Sono alcune delle novità delle linee guida emanate dal ministero dei Trasporti per limitare la diffusione del Coronavirus per la sicurezza dei lavoratori e dei viaggiatori nei settori del trasporto e della logistica. Le nuove regole sono stabilite nel protocollo siglato dal Mit con le organizzazioni di categoria e le rappresentanze sindacali.
Le linee guida
Tra le nuove misure, il documento raccomanda:
- Distanza interpersonale di un metro per tutto il personale viaggiante così come per coloro che hanno rapporti con il pubblico.
- Uso dei dispositivi di protezione individuale nel caso non sia possibile mantenere la distanza di un metro tra i lavoratori e con i viaggiatori
- Informazione «sul corretto uso e gestione dei dispositivi di protezione individuale, dove previsti (mascherine, guanti, tute, etc.) e su tutte le prescrizioni adottate»
- Sanificazione e igienizzazione dei locali di lavoro, dei mezzi di trasporto e dei mezzi di lavoro appropriate e frequenti
- Installazione di dispenser di gel idroalcolico ad uso dei passeggeri
- Vendita contingentea dei biglietti «in modo da osservare tra i passeggeri la distanza di almeno un metro»
- Comunicazione a bordo dei mezzi anche mediante apposizione di cartelli che indichino le corrette modalità di comportamento.
Per l’autotrasporto merci il ministero scrive: «Se possibile, gli autisti dei mezzi di trasporto devono restare a bordo dei propri mezzi, se sprovvisti di guanti e mascherine. In tutte le situazioni in cui si renda necessario lavorare a distanza interpersonale minore di un metro, anche in ambienti all’aperto, è necessario l’uso delle mascherine».
Nelle stazioni «è obbligo dare alla clientela tutte le informazioni sulle misure di prevenzione adottate e sui percorsi da seguire all’interno delle stazioni. Per il personale è previsto l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale, il divieto di ogni contatto ravvicinato con i clienti, il monitoraggio di security delle stazioni e dei flussi dei passeggeri, nel rispetto della distanza di sicurezza prescritta. Inoltre sono imposte restrizioni al numero massimo dei passeggeri ammessi nelle aree di attesa comuni e la sospensione fino al 3 aprile del servizio di accoglienza viaggiatori a bordo treno».
Le consegne a domicilio «espresse possono avvenire senza contatto con i riceventi. Nel caso di consegne, anche effettuate da riders, le merci possono essere consegnate senza contatto con il destinatario e senza la firma di avvenuta consegna. Ove ciò non sia possibile, si rende necessario l’utilizzo di mascherine e guanti».
Su taxi e gli Ncc «il posto del passeggero vicino al conducente va lasciato libero. Sui sedili posteriori, al fine di rispettare le distanze di sicurezza, non potranno essere trasportati più di due passeggeri. Il conducente dovrà indossare dispositivi di protezione».
Nei cantieri
Sono disponibili sul sito delle Infrastrutture e dei Trasporti anche le linee guida per i cantieri, con le quali vengono fornite indicazioni operative finalizzate a incrementare l’efficacia delle misure precauzionali di contenimento adottate per contrastare la pandemia da Covid-19. Si tratta di misure che riguardano i titolari del cantiere, tutti i subappaltatori e i subfornitori presenti in cantiere e che, si legge sul sito del ministero, sono coerenti con il protocollo sottoscritto il 14 marzo 2020 da Cgil, Cisl, Uil, Confindustria, Rete Imprese Italia, Confapi, Alleanza Cooperative.
Le linee guida illustrano le regole governative per garantire la sicurezza in un cantiere: le modalità di comportamento da tenere; le modalità di accesso dei fornitori esterni; la pulizia e sanificazione, le precauzioni igieniche personali, i dispositivi di protezione personale, la gestione degli spazi comuni, l’organizzazione del cantiere (turnazione, rimodulazione dei cronoprogramma delle lavorazioni), la gestione di una persona sintomatica, la sorveglianza sanitaria.
Il documento raccomanda:
• il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile per le attività di supporto al cantiere che possono essere svolte dal proprio domicilio o in modalità a distanza;
• l’incentivazione di ferie e i congedi retribuiti per i dipendenti nonché gli altri strumenti previsti dalla contrattazione collettiva per le attività di supporto al cantiere; la sospensione di quelle lavorazioni che possono essere svolte attraverso una riorganizzazione delle fasi eseguite in tempi successivi senza compromettere le opere realizzate;
• l’assunzione di protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile in relazione alle lavorazioni da eseguire rispettare la distanza interpersonale di un metro come principale misura di contenimento, siano adottati strumenti di protezione individuale
• la massima limitazione degli spostamenti all’interno e all’esterno del cantiere, contingentando l’accesso agli spazi comuni anche attraverso la riorganizzazione delle lavorazioni e degli orari del cantiere;
• l’intesa tra organizzazioni datoriali e sindacali.
Il parere degli esperti
- Coronavirus, l’infettivologo Galli sui tanti casi in Italia: «Il contagio in ospedale, la situazione più sfortunata»
- Coronavirus, parla il primario del Sacco. Galli: «Virus imprevedibile, una persona sola può infettarne molte»
- Coronavirus, il primario del Sacco di Milano: «Così abbiamo dimostrato che non è nato in laboratorio»
- «Tecnicamente il coronavirus è già una pandemia. Ma la sfida si gioca nei pronto soccorso, non ai confini» – L’intervista al virologo Lopalco
- Coronavirus, l’errore dietro l’impennata di contagi in Italia. Ricciardi (Oms): «Grave non isolare gli arrivi dalla Cina»
- Coronavirus, la nuova fase: da infezioni importate a circolazione locale del virus. Cosa dice la task force del ministero della Salute
- Ricciardi (Oms): «Coronavirus più letale dell’influenza. Per il vaccino servono due anni»
- Coronavirus, «È una follia questa emergenza». Il duro dissenso del capo del laboratorio del Sacco. E sforna i numeri
- Burioni ribatte alla dottoressa del Sacco con le cifre dell’emergenza: «Coronavirus come l’influenza? Scemenza gigantesca»
- Coronavirus, lo scontro tra virologi: perché Burioni ha ragione
- Coronavirus, lo scontro tra virologi: perché Gismondo ha ragione
- I numeri in chiaro. Il prof. Clementi: «Trend preoccupante a Brescia, Bergamo e Milano» – La videointervista
- I numeri in chiaro. La ricercatrice Colaiori: «Scongiurato rischio saturazione terapie intensive» – La videointervista
Leggi anche:
- Coronavirus, aumentare i test dai tamponi potrebbe aiutare a frenare i contagi? – L’intervista
- Coronavirus, esiste un farmaco sperimentale mirato al trattamento del Covid19. E la sua produzione sta accelerando
- Coronavirus. I bambini hanno meno probabilità di infezione? Ecco perché la chiusura delle scuole è importante
- Esistono due tipi di SARS-CoV2? Lo suggerisce un recente studio basato su 103 genomi
- Coronavirus, test diagnostici in 20 secondi grazie all’intelligenza artificiale. L’Europa può importarli?
- Come è stata raccontata l’epidemia di Covid-19 nella Stampa estera? – L’analisi
- Coronavirus, lo scontro tra professori: perché Burioni ha ragione
- Coronavirus, ISS: età media deceduti quasi 80 anni. La metà con 3 o più patologie pregresse
- Coronavirus, al via sperimentazione di un farmaco per l’artrite reumatoide
- Coronavirus. Il gruppo sanguigno può determinare la probabilità di essere infettati? Improbabile!
- Serie A, Gravina conferma: il taglio degli stipendi non è un tabù
- Coronavirus, è giusto geolocalizzare i positivi?
- I numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «Il picco? A metà aprile. E l’inquinamento facilita il contagio» – La videointervista