E l’Italia si riscopre religiosa: boom di ascolti per il rosario in tv – L’intervista
«Preghiera a Maria, ai piedi della Madonnina nei giorni tribolati di questo coronavirus». Sono di appena qualche giorno fa le immagini virali di monsignor Mario Delpini, in piedi sul tetto del Duomo di Milano mentre sotto un cielo libero dalle nuvole e dall’inquinamento chiede aiuto alla Madunina nel mezzo dell’epidemia di Coronavirus. Immagini che raccontano di una città con le chiese chiuse dove i cattolici cercano nuovi canali di preghiera. Non un caso ma una vera e propria tendenza, dicono i dati Auditel: nella serata di ieri, 19 marzo, Tv2000, la rete della Conferenza episcopale italiana, ha ottenuto ascolti record: 12% di share e 4 milioni di telespettatori per il Santo Rosario.
È stata la terza rete più vista in prime time dopo Rai 1 e Canale 5. In media il giovedì, in questa stessa fascia oraria, registra lo 0,23% di share. In onda era trasmesso il rosario per l’Italia, preceduto da un messaggio di Papa Francesco mentre su Rai 1, prima rete, era in palinsesto Don Matteo 12 e Canale 5, seconda rete, Benvenuti al Nord. A spiegare le ragioni di questo picco è Vincenzo Morgante, direttore di Tv2000.
Come vi spiegate questo record di ascolti?
«In questi giorni abbiamo avuto un crescendo. La svolta è stata con la messa di Papa Francesco in diretta da Santa Marta ogni giorno alle 7.00. Noi trasmettevamo una Messa al giorno alle 8.30, ogni giorno da un luogo diverso. Adesso abbiamo introdotto questo appuntamento. Ieri c’è stata una comunità che si è ritrovata. Anche il Papa c’era, accanto al suo popolo. Un pastore che pregava con il suo gregge».
È cambiato qualcosa nella composizione del vostro pubblico secondo i dati Auditel?
«In questo momento siamo davvero a ranghi ridotti. Siamo in pochi e stiamo lavorando tanto per non spegnere questa luce. Sono sincero, non abbiamo avuto tempo di controllare».
Come avete cambiato il vostro palinsesto dopo la chiusura delle chiese?
«Il palinsesto è stato rivoluzionato. Volevamo rendere un servizio migliore ai fedeli. In questo momento Tv2000 ha incrementato appuntamenti religiosi ma anche aumentato gli appuntamenti di informazione. Richiesta anche di informazione seria e credibile che si occupi poco di polemiche e più dare alle persone punti ferme e certezze. Qui stiamo cercando anche di raccontare il bene che si sta registrando in tutta Italia».
In questa epidemia, quale può essere il ruolo della preghiera?
«È un ruolo fondamentale. Dai messaggi che stiamo ricevendo anche diversi non credenti stanno trovando nelle parole del Papa un punto di riferimento. La preghiera è un modo per avere conforto e trovarsi uniti. È un elemento importante, fondamentale. Sempre. In questo momento di paura ci si affida con la speranza e la certezza che torneremo ad abbracciarci e darci il segno della pace».
Come è cambiato ora il modo di vivere la Fede per i cattolici?
«Questa quarantena in tempo di quaresima ci riporta all’essenziale. Tante infrastrutture che ritenevamo indispensabili stanno venendo meno. Adesso dobbiamo interpellarci su cosa questo coronavirus ci sta chiedendo. Forse ci sta chiedendo un supplemento di amore verso gli altri.
Io non penso che la Messa in televisione sia sostitutiva anzi. Penso che farà crescere ancora di più il bisogno fisico di vedersi. Tutto questo ci sta facendo scoprire la bellezza, il significato, la simbologia di alcuni riti. L’idea che mi faccio è che questo ci farà riscoprire la bellezza di una fede condivisa».
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