Coronavirus, i numeri in chiaro. Il matematico Sebastiani: «In Lombardia raggiunto il picco in 9 province su 12, ma Milano non frena» – La videointervista
Numeri più confortanti rispetto ai giorni scorsi arrivano dall’ultimo bollettino della Protezione civile: 651 morti nelle ultime 24 ore, ieri erano stati 793. Calano anche i nuovi contagi, compreso nella regione più colpita dall’epidemia di Coronavirus: la Lombardia che mentre ieri, 21 marzo, ha visto un numero record di nuovi casi, più di 3mila, oggi conta 1691 nuove infezioni. Secondo Giovanni Sebastiani – matematico del Cnr che sta lavorando allo sviluppo di modelli matematici in grado di effettuare previsioni sull’andamento dei contagi – in Lombardia 9 province su 12 hanno raggiunto il picco.
«Mancano all’appello Milano, Como e Lecco, nelle restanti province lombarde si evidenzia una diminuzione del tasso di crescita, cioè il numero dei contagiati cresce sempre, ma cresce meno», spiega Sebastiani. E fa un esempio per spiegare il tasso: «È come se io proseguissi un cammino, giorno dopo giorno mi allontano sempre dalla città, ma man mano rallento, diminuisco la velocità». Tra le province lombarde ce n’è una particolarmente virtuosa.
«A Lodi il tasso di crescita ha iniziato a rallentare dal primo marzo: un’anomalia rispetto a tutte le 107 province italiane». Ma è Milano che negli ultimi giorni sta preoccupando più delle altre, l’aumento dei contagi nel capoluogo continua a mantenersi sopra la media regionale. «A Milano non c’è stato ancora il picco ed è difficile prevedere quando ci sarà. Per il momento Milano non rallenta». Per quanto riguarda il dato nazionale, secondo Sebastiani, più della metà delle province italiane potrebbero aver già raggiunto il picco, «almeno 64 su 107».
Il matematico però mette in guardia: «Siamo ancora all’inizio, è presto per tirare conclusioni, anche perché oggi una provincia può mostrare una tendenza e poi variare nei giorni successivi, bisogna guardare i dati nel tempo». Se però la tendenza si mantenesse costante, secondo il matematico, il numero dei contagi dovrebbe stabilizzarsi tra il 25 marzo e il 15 aprile, di conseguenza potremmo cominciare a tirare un sospiro di sollievo nella seconda metà di aprile.
«Le stime vanno riviste giorno dopo giorno – precisa -. E bisogna tenere presenti due fattori: non devono esserci perturbazioni del sistema, come l’esodo del 7 marzo verso il Sud o gli assalti ai supermercati che danno impulso all’epidemia; e il fenomeno non deve cambiare condizioni di propagazione: è ovvio che se ci rimettessimo a uscire i contagi tornerebbero ad aumentare».
Il parere degli esperti
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «Impennata dei decessi inaspettata» – La videointervista
- Coronavirus, l’infettivologo Galli sui tanti casi in Italia: «Il contagio in ospedale, la situazione più sfortunata»
- Coronavirus, parla il primario del Sacco. Galli: «Virus imprevedibile, una persona sola può infettarne molte»
- Coronavirus, il primario del Sacco di Milano: «Così abbiamo dimostrato che non è nato in laboratorio»
- «Tecnicamente il coronavirus è già una pandemia. Ma la sfida si gioca nei pronto soccorso, non ai confini» – L’intervista al virologo Lopalco
- Coronavirus, l’errore dietro l’impennata di contagi in Italia. Ricciardi (Oms): «Grave non isolare gli arrivi dalla Cina»
- Coronavirus, la nuova fase: da infezioni importate a circolazione locale del virus. Cosa dice la task force del ministero della Salute
- Ricciardi (Oms): «Coronavirus più letale dell’influenza. Per il vaccino servono due anni»
- Coronavirus, «È una follia questa emergenza». Il duro dissenso del capo del laboratorio del Sacco. E sforna i numeri
- Burioni ribatte alla dottoressa del Sacco con le cifre dell’emergenza: «Coronavirus come l’influenza? Scemenza gigantesca»
- Coronavirus, lo scontro tra virologi: perché Burioni ha ragione
- Coronavirus, lo scontro tra virologi: perché Gismondo ha ragione
- I numeri in chiaro. Il prof. Clementi: «Trend preoccupante a Brescia, Bergamo e Milano» – La videointervista
- I numeri in chiaro. La ricercatrice Colaiori: «Scongiurato rischio saturazione terapie intensive» – La videointervista
Leggi anche
- Coronavirus, ecco il decreto che chiude l’Italia. L’elenco di tutte le attività produttive che restano aperte da domani
- «Restate nel comune in cui vi trovate»: il governo con un’ordinanza prova a bloccare la fuga verso il Sud. A Milano fermati alcuni passeggeri
- Gori: «Per ogni deceduto per Covid ce ne sono tre che muoiono in casa di polmonite e senza test»
- Il caso Italia sul New York Times: «Un esempio da non ripetere, serva da lezione agli altri»
- Coronavirus, «Patto trasversale per la scienza» diffida la virologa Maria Rita Gismondo per aver minimizzato l’epidemia
- Coronavirus, Harvey Weinstein positivo. In isolamento nel carcere di New York
- Coronavirus, tutte le notizie della notte – Cnn: «L’Italia ha chiesto aiuto all’esercito Usa». In Cina altro giorno con zero contagi, 39 dall’esterno. Calano a 64 i nuovi casi in Corea
- Coronavirus, Usa: nella gestione dell’emergenza Cuomo diventa l’anti-Trump
- Coronavirus, Orbán mira allo stato di emergenza a tempo indeterminato e chiede pieni poteri oltre i 90 giorni