Coronavirus, è emergenza alimentare: dal governo 4,3 miliardi ai Comuni. Conte: «Buoni spesa per chi non ha soldi» – Il decreto per fronteggiare la crisi
«Ci sono tanti cittadini in difficoltà, siamo consapevoli che ci sono tante persone che soffrono. Sofferenze psicologiche e materiali, per l’approvvigionamento di generi alimentari e farmacologici. Per queste persone, per chi non ha più soldi per fare la spesa, abbiamo lavorato per mettere a punto subito un provvedimento che prevede una somma totale è di 4 miliardi e 300milioni». Questo l’annuncio del premier Giuseppe Conte, intervenuto in diretta Facebook con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. «Non vogliamo lasciare nessuno solo, abbandonato a se stesso. Stiamo tutti vivendo questi sacrifici. Deve nascere questa catena di solidarietà. Già dalla settimana prossima i sindaci dovrebbero essere nelle condizioni di distribuire dei buoni spesa e bonus a chi si trova in condizioni di bisogno, affinché possa ottenere subito somme spendibili. Stiamo facendo l’impossibile per azzerare la burocrazia».
Stando alle parole del presidente del Consiglio e del ministro dell’Economia, il riparto del Fondo di solidarietà comunale è stato perfezionato oggi con un decreto legge che viene trasmesso alla Corte dei conti e pubblicato in Gazzetta ufficiale. Pubblicato il Dpcm, il ministero dell’Interno procederà all’erogazione immediata dell’anticipo del 66% del Fondo ai Comuni, pari a 4,3 miliardi in anticipo rispetto alla scadenza ultima prevista per maggio.
Inoltre, con un’ordinanza della Protezione civile sono state disposte ulteriori misure per far fronte a questa emergenza prodotta dal diffondersi del Coronavirus. In particolare, la somma di partenza sarà aumentata con un anticipo, a valere sulle risorse del secondo acconto del Fondo di solidarietà comunale, pari a 300 milioni, da destinare a misure urgenti di solidarietà alimentare per consentire alle persone in stato di bisogno di soddisfare i bisogni più urgenti ed essenziali, emanando un nuovo decreto legge.
Ogni Comune gestirà in autonomia il fondo che gli sarà assegnato, rispettando i criteri di prossimità e sussidiarietà, ma anche criteri pensati per fronteggiare questa situazione di emergenza eccezionale. E dunque si terrà conto del principio del minor reddito pro capite (50-66%) e del numero di abitanti (33-50%), criteri concordati con l’Associazione nazionale Comuni.
A questo punto, le risorse ricevute da ogni Comune per la solidarietà alimentare saranno destinate – con un vaglio preventivo semplice flessibile da parte dei servizi sociali comunali – a tutte le persone che si trovano in situazione di necessità alimentare. L’esecutivo ha pensato a queste misure come a risorse dedicate che potranno essere rafforzate da ciascun Comune con eventuali donazioni defiscalizzate di generi alimentari o di buoni d’acquisto o buoni sconto da parte di privati, di produttori e distributori.
Il governo ha inoltre pensato alla possibilità da parte dei Comuni di acquistare buoni spesa, buoni pasto o generi di prima necessità senza procedura di gara. Per quanto riguarda i Comuni del Trentino Alto Adige, del Friuli Venezia Giulia e della Valle d’Aosta, le somme saranno anticipate dalle autonomie speciali per essere rimborsate dopo l’emanazione del decreto legge.
Leggi anche:
- Coronavirus, il messaggio del presidente Mattarella: «Grazie ai medici e agli infermieri: bisogna assicurare loro il materiale necessario»
- La preghiera del Papa contro l’epidemia in una piazza San Pietro deserta: «Dio non lasciarci nella tempesta»
- Coronavirus, la pandemia blocca le adozioni. Le famiglie che sfidano le frontiere in macchina per tornare a casa
- Coronavirus, la situazione nel mondo in tempo reale
- Coronavirus, è rottura con l’Europa. Conte: «Dieci giorni per trovare una soluzione»
- Azzolina: «Si tornerà a scuola se e quando ci saranno le condizioni». E sulla maturità: «Con soli membri interni»
- Cambia ancora il modulo per l’autocertificazione – Ecco come scaricare la nuova versione
- Negli Usa boom di richieste di sussidi alla disoccupazione: sono 3,28 milioni. La Cina chiude le frontiere
- Cos’è e come sta cambiando il tempo di raddoppio: il numero chiave per capire l’andamento del Coronavirus
- La ministra Dadone: «Smartworking nella pubblica amministrazione, Sud ancora lento. E la Sicilia mi preoccupa» – L’intervista
- Coronavirus. Una cura “fai da te” ha ucciso un uomo e ospedalizzato la moglie negli Stati Uniti
- Shock in Gran Bretagna: Boris Johnson positivo. Governo in quarantena
- Coronavirus. Un nuovo studio dimostra che la vitamina D riduce il contagio? No!
- Coronavirus, 919 morti in un giorno (mai così tanti), sono 9.134 in tutto. 4401 casi positivi in più, 589 i guariti – Il bollettino della Protezione civile
- Ultime notizie – Muoiono altri due medici: sono 46 in totale. Azzolina conferma: scuole chiuse anche dopo il 3 aprile
- I numeri della Lombardia: 2.409 nuovi positivi, 541 morti in un giorno
- Coronavirus, cresce la rabbia fra i poveri: «Non abbiamo soldi per mangiare». E sul web c’è chi inneggia alla rivolta
- I numeri fra trasparenza e caos: quanto è utile rendere pubblici i dati giorno per giorno?
- La pandemia blocca le adozioni. Le famiglie che sfidano le frontiere in macchina per tornare a casa
- Quando ai tempi della pandemia di Spagnola si parlava di “arma biologica” trasportata dai sommergibili tedeschi
- L’Italia «regala» 50 milioni di euro alla Tunisia per l’emergenza Covid-19? No!
- Le autorità turche evacuano gli accampamenti dei migranti al confine con la Grecia – Video
- È morto Piero Busi: è stato sindaco per 59 anni di un Paese nel Bergamasco
- I numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «I dati non sono buoni. Oltre il 50% dei decessi avviene in Lombardia» – La videointervista
- Renzi propone di «Riaprire il Paese» e viene sommerso dalle critiche (di politici e scienziati). Burioni: «Bisogna stare tappati in casa»
- Coronavirus, a rischio la salute mentale di medici e infermieri. «Bisogna reclutare gli psicologi per gli ospedali» – L’intervista
- Aumentano i prezzi dei generi alimentari: ecco gli sciacalli del Coronavirus. Ma c’è chi muore di fame
- Coronavirus, la Juve taglia gli stipendi ai calciatori: «Gesto di responsabilità». È la prima squadra italiana