Coronavirus. “Nuova Resistenza Italiana”, il movimento sovversivo complottista che incita a violare la quarantena
In un momento delicato per il Paese per l’emergenza e il contrasto al nuovo Coronavirus, non sono mancate le bufale e i complotti di ogni genere. Dietro ci sono spesso personaggi che diffondono teorie anti scientifiche, negazioniste, che seguono pratiche mediche alternative, a volte talmente assurde che vengono sottovalutate. Come ben sappiamo, in questo momento, violando la quarantena e comportandosi in maniera sconsiderata, potrebbe causare il contagio e generare nuovi focolai dell’epidemia. Pensate se poi si crea un gruppo di quasi 7000 cittadini disposti a farlo, disposti ad uscire convinti che l’emergenza sia una farsa.
In Italia si è creato un movimento che punta proprio a questo, a sostenere che l’emergenza sia tutto un complotto, che ci nascondono la verità e che bisogna ribellarsi. Un movimento sovversivo, basato ideologicamente su bufale e teorie che smentiamo spesso qui a Open sul tema coronavirus.
Il movimento sovversivo
The Walk of Change (o Il Cammino del Cambiamento), così si chiama il movimento di base per l’attività sovversiva di Andrea Libero Gioia, già in passato “portavoce dei Gilet gialli italiani” e attivista contro i vaccini previsti dal nostro sistema sanitario. Insieme a Orazio Fergnani, Presidente dei AlbaMediterranea, ha dato forma a un movimento chiamato Nuova Resistenza Italiana che dal 15 marzo 2020 ad oggi ha raccolto quasi 7000 iscritti al proprio canale Telegram e gruppi regionali.
Il canale Telegram è gestito da Andrea Libero Gioia che, quotidianamente e a diversi orari della giornata e della notte, diffonde i suoi video, comunicati e materiale utile per la propaganda di ribellione e di denuncia contro le istituzioni italiane accusate compiere un colpo di Stato e di aver violato i diritti costituzionale degli italiani.
Gli slogan non mancano, lunghi messaggi contenenti inviti all’azione come uscire per le strade e riunirsi in gruppi, perché l’emergenza «non esiste»:
Non rimaniamo CHIUSI NELLE NOSTRE CASE, NON SMETTIAMO DI VEDERCI E FREQUENTARCI, ANZI, USCIAMO PER LE STRADE di TUTTE LE CITTÀ DOVE ABITIAMO, RIUNIAMOCI IN GRUPPI DI PERSONE E SOPRATTUTTO…. ORGANIZZIAMOCI PER FAR FRONTE AD UNA EMERGENZA CHE NON ESISTE.
Non solo, suggerisce anche come uscire di casa “legalmente”.
La denuncia “lasciapassare”
Secondo Andrea Libero Gioia, così come i suoi soci, è convinto che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Governo italiano con particolare attenzione a Giuseppe Conte e ai ministri Bonafede, Gualtieri e Speranza, i governatori Zaia e Fontana, i sindaci dei comuni, i Prefetti delle Province, il Capo della Polizia di Stato Franco Gabrielli e i direttori responsabili delle testate giornalistiche, radiofoniche e televisive, debbano rispondere per un lungo elenco di reati:
- Attentati contro i diritti politici del cittadino. (art. 294 c.p.);
- Abuso di ufficio (art. 323 c.p.);
- Interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità (art. 331c.p.);
- Istigazione a delinquere (art. 414 c.p.);
- Pubblica intimidazione (art. 421 c.p.);
- Falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 476 c.p.);
- Falsità materiale commessa da pubb. Uff. in certificati o autoriz.amministr. (art. 477 c.p.);
- Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 479 c.p.);
- Falsità ideologica commessa dal pubb. Uff. in certificati o in autoriz. Ammin. (art. 480c.p.);
- Diffamazione di Istituzioni di Stato estero (Art. 595 c.p.);
- Danno erariale
- Pubbblicazioe o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l’ordine
- Procurato allarme presso l’autorità. Art. 658.
- Abuso della credulità popolare (art.661 c.p.);
Non solo, secondo Andrea Libero Gioia la denuncia preparata da Orazio Fergnani, una volta consegnata e ricevuta una copia personale, sarebbe un lasciapassare per chiunque voglia uscire di casa senza necessità di compilare l’autocertificazione e senza dover rispondere alle regole imposte per contrastare l’epidemia.
Metto in guardia chiunque abbia la benché minima idea di agire secondo i consigli proposti da Andrea Libero Gioia in questo video e nelle sue attività di propaganda: non funziona così, vi sconsiglio vivamente di seguire i suoi consigli.
Le basi ideologiche
Tutto parte dalla negazione dell’epidemia e del virus in quanto «letale». Secondo le teorie diffuse da Andrea Libero Gioia, i morti per coronavirus siano soltanto 3 e lo dimostrerebbe citando malissimo i documenti dell’Istituto Superiore di Sanità che avevamo spiegato a Open a seguito delle dichiarazioni fatte da Stefano Montanari e Rosario Marcianò, considerati due “guru” da seguire nell’ambiente complottista e novax. Secondo le credenze del gruppo, grazie ai contenuti diffusi, la paura e lo stress indebolirebbero il sistema immunitario e dunque questo causerebbe più malati e dunque più morti.
Una delle principali ideologie portate avanti dal movimento è l’antivaccinismo. Andrea Libero Gioia diffonde articoli, immagini e video dove si fa credere agli utenti che i vaccini siano in qualche modo responsabili del male che sta affliggendo l’Italia. Di fronte al tema del vaccino contro il Sars-cov-2, nel gruppo Telegram si invita, inoltre, ad effettuare delle donazioni a favore di Stefano Montanari per l’acquisto di un microscopio che sarebbe utile per aiutarlo a scroprire «con cosa ci vogliono avvelenare». Oltre questo, c’è la convinzione che il vaccino possa contenere un microchip utile al controllo delle masse.
Il passaggio successivo è quello rivolto alla battaglia contro il 5G, considerato in vari modi colpevole del malessere delle persone. Da qui arriviamo alla teoria di complotto del virus diffuso dagli Stati Uniti e dall’Unione europea contro la Cina e l’Italia, quest’ultima colpevole di aver fatto accordi economici con Pechino, una delle teorie diffuse inizialmente attraverso un audio Whatsapp di cui avevamo parlato a Open.
In un prossimo articolo ricostruiremo le basi ideologiche con i protagonisti.
Leggi anche:
- Coronavirus, Conte: «Siamo in emergenza alimentare. Buoni spesa per chi non ha soldi» – Il decreto per fronteggiare la crisi
- Coronavirus, scontro tra i Ferragnez e il Codacons sulle raccolte fondi
- Wwf e la campagna #UnOraperlaTerra: domani luci spente per 60 minuti contro il cambiamento climatico
- Coronavirus, nel Pavese c’è un paese senza contagiati: si studia il sangue degli abitanti
- Coronavirus, i numeri in chiaro. Il fisico Sestili: «I dati non sono buoni. Oltre il 50% dei decessi avviene in Lombardia» – La videointervista
- La preghiera del Papa contro la pandemia in una piazza San Pietro deserta: «Dio non lasciarci nella tempesta» – Le immagini
- «La crisi climatica non va in quarantena». Come rispondono i movimenti ambientalisti all’emergenza Coronavirus? – L’intervista
- Coronavirus, la luce in fondo al tunnel per l’Italia è ancora lontana: verso il rinvio dello stop totale almeno al 18 aprile
- Paolo Danzì (Sapore di male): «Come è difficile fare satira ai tempi del Coronavirus, prima di pubblicare ci penso due volte» – L’intervista