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Coronavirus, Gallera: «Negli ultimi giorni cambiato molto. Ma dovremo abituarci a una vita diversa»

Per l'assessore questa settimana sarà decisiva sopratutto per le regioni del Sud: «Il tema dell'isolamento e del chiudere attività, se applicato in maniera corretta, può aver evitato la nascita di focolai ampi. Noi lo vedremo, se stanno attenti e accorti riescono a prevenire ed evitare quello che accaduto in Lombardia»

L’assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, intervenendo alla trasmissione Mattino Cinque, spiega con cauto ottimismo: «In Lombardia stiamo notando una flessione nel numero dei casi ma soprattutto della pressione sui pronto soccorso e sull’azione delle ambulanze. Negli ultimi 4 giorni è cambiato molto. È il segno che il grande sforzo che stiamo facendo, al di là di qualche idiota, sta funzionando». All’ospedale Sacco di Milano, rivela ancora il politico che quotidianamente dirama il bollettino dei dati sull’emergenza nella regione, «venerdì avevano avuto 39 decessi per Coronavirus, ne hanno avuti 7 sabato e 9 domenica. È un caso, ma la riduzione della pressione c’è, quindi è un dato positivo».

«Stiamo facendo grandi sforzi ma questa è una battaglia che o la vinciamo tutti insieme, nessuno escluso, oppure – avverte Gallera – rischiamo di trovarci in ogni momento di fronte al baratro, ad un curva che continua a salire». L’assessore definisce «pazzesco» il fatto che ci siano ancora persone positive al Coronavirus che escono di casa, come emerso dai controlli delle forze dell’ordine. «Purtroppo – continua – non potremo allentare l’attenzione per molti mesi. Oggi bisogna continuare nell’azione determinata di stare in casa per evitare che il virus trovi un altro corpo da ‘mangiare’, da infettare, una volta che saremo riusciti a spegnerlo il rischio che ricominci è altissimo».

Quanto alla ripartenza, «tra qualche settimana se le cose vanno bene ricominceremo ma dovremo probabilmente abituarci ad un modo di vita diverso, girare con la mascherina, aver maggiore distanziamento sociale, magari ristoranti con meno tavoli. In Cina stanno vivendo le infezioni di ritorno, quindi è chiaro che finché non avremo un vaccino dovremo adottare modalità di comportamento a cui non eravamo abituati. Adesso però dobbiamo fortemente concentraci nel soffocare il virus. Vinciamo questa battaglia poi ci dedicheremo al resto».

Sulla situazione generale del Paese Gallera, dall’epicentro dell’epidemia, valuta che rispetto alla situazione lombarda «nelle altre Regioni sono indietro di circa 10 giorni: c’è una crescita più ampia su numeri più contenuti. Io spero che dalle altre parti, avendo avuto la fortuna di partire più tardi e vedere ciò che è successo in Lombardia siano ancora più attenti, per non ritrovarsi in una situazione così difficile e drammatica come la nostra». Per l’assessore, questa settimana sarà decisiva sopratutto per le regioni del Sud: «Il tema dell’isolamento e del chiudere attività, se applicato in maniera corretta, può aver evitato la nascita di focolai ampi. Noi lo vedremo, se stanno attenti e accorti riescono a prevenire ed evitare quello che accaduto in Lombardia».

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