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Coronavirus, bimbi in quarantena fra paure e cambi d’umore: com’è cambiato il comportamento dei più piccoli – Lo studio

Metà dei bambini (53,53%) ha manifestato maggiore irritabilità, intolleranza alle regole, capricci e richieste eccessive, e ancora uno su cinque cambiamenti di umore (21,17%) e problemi del sonno tra cui difficoltà di addormentamento, agitazione e frequenti risvegli (19,99%)

I primi giorni dell’isolamento domiciliare imposto dalle misure per arginare l’epidemia da Coronavirus saranno state percepite dai più piccoli probabilmente come una vacanza inaspettata. Ora però, trascorse ormai settimane dallo stop alle attività didattiche, e quindi privati anche dei contatti con i coetanei, e della possibilità di muoversi all’aperto i bambini cominciano a soffrire le conseguenze della quarantena.

Secondo una ricerca condotta da Ifos, Centro Studi per la famiglia – Sezione Stress, Traumi e Supporto psicologico per Emergenza COVID-19, – con la collaborazione dello psicoterapeuta Luca Pisano e il ricercatore in Psicologia dinamica Luca Cerniglia su un campione di 5989 genitori residenti in Sardegna un bambino su quattro (il 26,48%) è tornato a chiedere la mamma o il papà vicini durante la notte.

Quasi uno su cinque (18,17%) avrebbe inoltre sviluppato paure che prima non aveva mai avuto. Metà dei bambini (53,53%) ha manifestato maggiore irritabilità, intolleranza alle regole, capricci e richieste eccessive, e ancora uno su cinque cambiamenti di umore (21,17%) e problemi del sonno tra cui difficoltà di addormentamento, agitazione e frequenti risvegli (19,99%). Uno su tre (34,26%) mostra nervosismo nei confronti della pandemia quando in casa o in TV si parla del coronavirus oppure per via delle restrizioni.

Soltanto un terzo circa (31,38%) è sembrato più calmo e tranquillo e uno su due (49,57%) più saggio e riflessivo. Quasi tutti (92.57%) sono sembrati in grado di adattarsi alle restrizioni determinate dalla pandemia anche se uno su due (43,26%) è apparso maggiormente svogliato rispetto alle attività (giochi e studio) che svolgeva prima della pandemia. «Particolare attenzione – spiegano i curatori della ricerca – deve essere prestata al comportamento di adattamento che potrebbe nascondere la presenza di vissuti depressivi o comunque di un importante malessere psicologico».

Il parere degli esperti:

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