Coronavirus, in Cina adesso si teme l’ondata di ritorno: 600 mila persone in quarantena nella contea di Jia. Rinviata la COP26 al 2021
Sono più di 45 mila i morti per il Coronavirus nel mondo, oltre 900 mila le persone colpite. Secondo i dati della John Hopkins University, i guariti sono più di 191 mila. Il 20% dei contagiati totali riguarda gli Stati Uniti (oltre 200 mila), seguono Italia (+110 mila) e Spagna (+102 mila).
La COP26 rinviata al 2021 a causa del coronavirus
Avrebbe dovuto aver luogo a novembre a Glasgow, in Scozia, sotto l’egida del Regno Unito e dell’Italia, ma non si farà più. Lo ha reso noto il governo britannico, indicando che verrà posticipato, senza però indicare una data precisa. Salta così anche il summit annuale delle nazioni unite sul cambiamento climatico, un appuntamento sempre più cruciale visto il continuo aumento della temperature terrestre rispetto ai livello preindustriali. L’ultima edizione, che ha avuto luogo a Madrid in Spagna, aveva segnato dei modesti passi avanti sul fronte degli accordi tra gli stati per limitare le emissioni di gas serra, non sufficienti tuttavia per centrare l’obiettivo di mantenere l’aumento delle temperature sotto ai 1,5-2 gradi centigradi entro il 2030.
Usa, superati i 200mila casi. Wall Street di nuovo in calo
Negli Stati Uniti, dove i casi positivi hanno superato quota 200mila (dati John Hopkins) sono arrivati gli aiuti dalla Russia. A confermarlo è l’account twitter della missione russa presso le Nazioni Unite. In totale nel Paese sono 4.476 i decessi per Covid e 8.400 le guarigioni. Nel frattempo crollano le borse: il Dow Jones perde il 4,44%, -4,41% il Nasdaq mentre Standard and Poor’s perde anch’esso il 4,41%
Cina, isolamento per 600mila nell’Henan
La contea di Jia, nell’Henan, che confina con l’Hubei (l’epicentro della pandemia), è stata sottoposta a isolamento. I residenti dell’area, 600mila persone in totale, adesso dovranno avere permessi speciali per uscire di casa e per andare al lavoro, sottoponendosi a controllo della temperatura corporea e indossando le maschere facciali. I posti di blocco e i controlli non sono mai stati interrotti del tutto nel Paese: i residenti della provincia focolaio dell’epidemia, Hubei (dove si trova la città di Wuhan) sono stati sottoposti a controlli in uscita negli ultimi giorni e si sono verificati anche degli scontri ai confini con altre regioni. Nell’Henan sono state chiuse anche tutte le aziende, eccezion fatta per le utility, per le aziende produttrici di materiale sanitario e nel settore degli alimentari. Rimangono aperti supermercati, farmacie, stazioni di benzina ed hotel. Secondo la Commissione sanitaria nazionale cinese sarebbero 130 i nuovi casi, per un totale di 1.367 persone tenute osservazione.
Francia, superati i 4mila morti, +509 in un giorno
In Francia sono stati 509 i nuovi decessi nelle ultime 24 ore, portando il totale 4.032. I ricoverati in rianimazione sono invece 6.017, con un aumento di 452 in più rispetto a ieri. I trasferimenti di pazienti in gravi condizioni continuano con il TGV per alleggerire i servizi ospedalieri già sotto pressione nell’Ile-de-France.
L’Unione europea propone uno strumento contro la disoccupazione
La Commissione europea «propone SURE uno strumento contro la disoccupazione garantito da tutti gli Stati membri, per contribuire a salvaguardare l’occupazione in Paesi come Italia e Spagna, tra i più colpiti dal coronavirus». Lo annuncia la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in un video su Twitter.
April 1, 2020
La Commissione europea approverà domani una serie di misure aggiuntive per combattere l’emergenza coronavirus, spiega ancora il portavoce dell’esecutivo comunitario, Eric Mamer. Fra queste ci sarà anche una proposta per “consentire maggiore flessibilità sull’uso dei fondi strutturali Ue” ai Paesi membri. L’iniziativa sarà presentata domani dalla presidente della commissione, insieme ai dettagli sul nuovo strumento europeo contro la disoccupazione e a un’ulteriore proposta «per usare il bilancio Ue come sostegno diretto ai Paesi nella gestione della crisi sanitaria». Dovrebbe essere concessa agli Stati la possibilità di spostare risorse già assegnate fra settori diversi (concentrazioni tematiche) ma anche fra diverse categorie di regioni, quindi dalle meno sviluppate alle più ricche, e viceversa. Una flessibilità che permetterebbe ai governi d’indirizzare i fondi verso i territori e i settori più colpiti dalla crisi.
Regno Unito: 2.352, per la prima volta 500 morti in un giorno
Nel Regno Unito sono deceduti circa 2.350 pazienti ospedalizzati risultati positivi al coronavirus, segnando per la prima volta un salto giornaliero di 536 morti secondo quanto riporta l’Independent. Nel frattempo, il numero di casi confermati è salito a 29.474, secondo i dati del governo. Il Dipartimento della sanità e dell’assistenza sociale ha dichiarato che il bilancio delle vittime ufficiale per i pazienti ricoverati è ammontato a 2.352 mercoledì, con un aumento di 563 rispetto al giorno precedente. Le vittime sono concentrate soprattutto in Inghilterra e a Londra. I contagi censiti passano invece da 25.150 a 29.474, ossia un picco di 4.324 più di ieri. I test eseguiti nel Paese sfiorano infine ora i 153.000, a un ritmo salito a quasi 10.000 al giorno.
Spagna
La Spagna nelle ultime 24 ore ha registrato 864 morti per Coronavirus, facendo salire oltre i 9mila il bilancio dei decessi. In tutto sono 102.136 le persone contagiate nel Paese, 7.719 casi in più registrati nelle ultime 24 ore.
Belgio
Sono complessivamente 13.964 le persone risultate positive, sin dall’inizio dell’epidemia, al Coronavirus in Belgio. Il numero include le 1.189 persone risultate positive nelle ultime 24 ore. 4.995 pazienti sono ricoverati negli ospedali del Paese, con un incremento di 560 unità nelle ultime 24 ore, ma anche un aumento del numero di persone dimesse: 436. Attualmente oltre 1.000 contagiati si trovano nei reparti di terapia intensiva e 834 necessitano un ventilatore per la respirazione. I decessi registrati nell’ultimo giorno sono 123, portando così la cifra complessiva dei morti a 828.
Brasile
Dopo aver cercato di sminuire la portata dell’emergenza Coronavirus, Jair Bolsonaro cambia i toni, come è successo già ad altri leader come Donald Trump e Boris Johnson. Il presidente del Brasile ha definito la pandemia «la più grande sfida della nostra generazione» e ha detto che per affrontarla sono necessari «unione e collaborazione» per «salvare vite, senza perdere posti di lavoro». Il Brasile è uno dei Paesi più colpiti del Sud America con 5.812 casi di contagio.
Il vademecum di Bill Gates per «recuperare il tempo perduto» durante la pandemia
«Abbiamo ancora la possibilità di prendere importanti decisioni per uscire dal Coronavirus. Le scelte che faremo ora, noi e i nostri leader, avranno un forte impatto sulla velocità con cui il numero dei casi di contagio comincerà a scendere, sul peggioramento della situazione economica, e su quanti americani saranno costretti a seppellire uno dei loro cari a causa del Covid-19». È quanto scrive Bill Gates, il fondatore di Microsoft, in una lettera contenente alcune linee guida e consigli per uscire dall’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Coronavirus inviata al Washington Post.
Stati Uniti
Negli Stati Uniti i morti sono 4.076, 7.109 le persone guarite. Secondo i modelli statistici presentati alla Casa Bianca, si prevede che negli Usa possano morire tra 100 mila e le 200 mila vittime, il picco sarebbe previsto a metà aprile. «Ma noi non accettiamo questi numeri e speriamo di contenerli, se agiamo tutti insieme rispettando le misure in atto», ha detto Trump. Il presidente ha anche detto di valutare uno stop dei viaggi dal Brasile. E ai cittadini ha consigliato di usare sciarpe al posto delle mascherine. «Stiamo producendo milioni di mascherine ma vogliamo che vadano agli ospedali», ha detto Trump. Per Antony Fauci, il virologo a capo della task force anti-Coronavirus, ci vorrà dai 12 ai 18 mesi perché sia pronto il vaccino. Una previsione che secondo alcuni esperti è persino troppo ottimistica dato che per testare un vaccino ci vogliono diversi anni, come spiegano gli scienziati alla Cnn.
Contagiati i marinai di una portaerei: ora rischiano la vita
I marinai a bordo di una portaerei rischiano la vita se non verranno fatti sbarcare, dopo che sono stati scoperti tra i membri dell’equipaggio alcuni casi positivi al Coronavirus. A mettere in guardia è il capitano della nave con una lettera. Secondo quanto riporta il Guardian, il primo caso è stato scoperto una settimana fa e sulla nave, che ha 5mila persone a bordo, non ci sono i mezzi per contenere il contagio ed isolare in modo adeguato i positivi, da qui il rischio che senza un evacuazione possa esserci una strage. «Non siamo in guerra, i miei marinai non devono morire», ha detto il capitano.
Repubblica Ceca
Sono 8 le vittime registrate nelle ultime 24 ore in Repubblica Ceca affette da Covid-19. Al contempo sono stati rilevati nuovi 328 pazienti contagiati, portando così il numero totale delle persone infette a 3.330. Sin dall’inizio dell’epidemia sono stati svolti 55.017 test. A dare conto dei dati è stato il ministero della Salute. Il ministro Adam Vojtěch ha dichiarato che la Repubblica Ceca sta reagendo molto meglio di altri Paesi per fronteggiare la pandemia: «Stiamo andando molto meglio dell’Italia, degli Stati Uniti, dell’Austria o persino della Danimarca».
Germania
Il numero di casi di persone contagiate dal Coronavirus in Germania è aumentato di 5.435 persone nell’ultimo giorno, portando così il numero complessivo dei contagiati a 67.366. A rivelarlo è l’Istituto di Salute Robert Koch. Il bilancio delle vittime è aumentato di 149 persone, portando così il numero di pazienti deceduti dall’inizio dell’epidemia a 732 persone.
Cina
Da oggi, le autorità sanitarie cinesi includeranno nei dati dei contagiati da Coronavirus anche gli asintomatici. Costoro e i loro contatti stretti verranno isolati per 14 giorni immediatamente non appena rilevata la loro positività. Questa scelta è dovuta alla volontà delle autorità della Repubblica Popolare di placare i timori nei confronti dei «portatori silenziosi». E così, oggi (1 aprile) nel bollettino ufficiale della Cina sono stati accertati 130 nuovi casi di contagio privi di sintomatologia, a cui si aggiungono i 36 nuovi casi acclarati, di cui 35 costituiti da persone provenienti dall’estero. Infine, nelle ultime 24 ore si sono registrati 7 decessi.
Russia, positivo al Coronavirus il medico che ha visitato Putin la scorsa settimana
Il dottor Denis Protsenko, medico dell’ospedale di Kommunarka, che la scorsa settimana ha visitato il presidente russo Vladimir Putin, è risultato positivo ai test del Coronavirus (SARS-CoV-2). Ad annunciarlo è stato lui stesso con un post su Facebook: «Sono risultato positivo ai test del coronavirus, ma sono in buono stato di salute. Mi sono auto-isolato nel mio ufficio. Credo che l’immunità acquisita in questo mese stia facendo il proprio dovere». Al contempo il Cremlino rende noto che il presidente Vladimir Putin è stato sottoposto ai test ed è risultato negativo. Al contempo le autorità russe hanno confermato nuovi 440 contagi da Coronavirus, portando così il numero totale delle persone contagiate a 2.777. Nelle ultime 24 ore, inoltre, sono morte 7 persone, portando il numero complessivo di decessi a 24 sin dall’inizio dell’epidemia.
Israele
Sale anche il bilancio dei malati di Covid-10 anche in Israele. Rispetto alla giornata di ieri, il ministero della Sanità. ha reso noto che si contano 21 decessi e 5.991 pazienti positivi in più, di cui 97 in gravissime condizioni mediche e pertanto ricoverati nelle terapie intensive del Paese. La metà dei nuovi contagiati osserverà il periodo di quarantena a casa. Infine, 226 persone risultano ormai negative ai test e pertanto sono state dimesse dagli ospedali.
Corea del Sud
Le autorità della Corea del Sud hanno confermato 101 nuovi casi di positività al Coronavirus, in particolare nelle aree di Seoul. La maggior parte delle persone contagiate sarebbero rientrate recentemente dall’estero. Il Paese asiatico ha da oggi imposto la quarantena obbligatoria per tutti coloro che entrano nel Paese dall’estero. Chi non rispetterà la quarantena rischia o la galera, o una multa di oltre 8.000 euro, mentre gli stranieri potranno essere espulsi dal Paese. Attualmente in Corea del Sud, sin dall’inizio dell’epidemia, si sono conteggiati 9.887 casi complessivi, con 5.560 guarigioni e 165 morti.
Gran Bretagna
In Gran Bretagna è morto un ragazzo di 13 anni positivo al Coronavirus. Secondo quanto riporta il Guardian, il giovane era risultato positivo lo scorso venerdì. «Purtroppo, un ragazzo di 13 anni che è risultato positivo per Covid-19 è deceduto, e i nostri pensieri e condoglianze sono con la famiglia in questo momento», ha detto un portavoce della NHS dell’ospedale King’s College.
Sud America
Superati i mille casi in tre nazioni latinoamericane: Argentina, Perù e Repubblica Dominicana. Finora a registrare più di mille casi erano stati Brasile, Ecuador, Cile, Messico e Panama.
Slovacchia
La Slovacchia registra la prima morte per Covid-19. Una morte che ha creato non poca polemiche, poiché l’uomo 60enne è morto in casa a causa di una polmonite dopo esser stato dimesso dall’ospedale. Marek Krajčí, ministro slovacco della Salute, ha puntato il dito contro l’ospedale: «Un paziente con polmonite non dovrebbe esser curato in isolamento domiciliare». Complessivamente nelle ultime 24 ore in Slovacchia sono state registrati 37 nuovi casi di contagio, portando il numero complessivo di pazienti positivi al SARS-CoV-2 a 400. Il numero complessivo di test effettuati nel Paese sin dall’inizio dell’epidemia è di 9.097. A renderlo noto è il ministero della Salute della Slovacchia.
Tunisia
In Tunisia il numero dei contagi sfiora i 400 con 32 nuovi casi registrati nelle scorse ore che portano il totale a 394. Dieci i morti, secondo i dati forniti dal ministero della Sanità di Tunisi. Le autorità hanno deciso di prorogare di due settimane le misure restrittive che prevedono l’obbligo di restare a casa e il divieto di uscire a eccezione delle attività essenziali. Inoltre su tutto il territorio nazionale è in vigore il coprifuoco dalle 18 alle 6 di mattina.
In copertina EPA/Will Oliver |Paramedici fuori dal St Thomas’ Hospital, Central London, 1 aprile 2020.
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