La strana storia dell’imprenditore che pubblica bufale sul Coronavirus e che il governo non vuole più a Palazzo Chigi
«Non sono un consigliere dell’esecutivo e non ho alcun ruolo nel governo italiano»: Gunter Pauli, padre della Blue Economy, tra i pensatori più apprezzati da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio, vicino al Movimento 5 Stelle e al centro delle cronache per le sue teorie controverse, non ultima quella – priva di evidenze scientifiche – che vede la rete 5G collegata all’epidemia di Covid-19, non è mai stato – e non verrà – nominato consigliere economico di Palazzo Chigi in tempi di emergenza Coronavirus.
La conferma, che ha il sapore di una retromarcia, arriva anche da Palazzo Chigi: le parole di Pauli rispondono al vero. Lo scrittore e imprenditore belga esperto di economia circolare, non sarà consigliere del premier Giuseppe Conte: la sua nomina non è stata ufficializzata e non lo sarà in futuro.
Retromarcia?
La notizia era stata diffusa – e mai smentita – a inizio marzo da molti giornali: «il professor Gunter Pauli diventa consigliere economico del presidente del Consiglio Giuseppe Conte». Insieme a quello dello studioso belga, si fa il nome di Mariana Mazzucato, economista italiana con cittadinanza statunitense dall’approccio teorico assai differente da quello di Pauli. «Hanno iniziato a lavorare per forme innovative di partenariato pubblico-privato e per rendere più incisivo il green new deal», spiegano da Palazzo Chigi.
Notizie da allora mai smentite, si diceva. Ora, mentre per Pauli l’ufficializzazione non è mai arrivata – spiegano dalla presidenza del Consiglio dei ministri – né è destinata ad arrivare (sui motivi della nomina saltata Chigi non dà ulteriori riscontri, mentre Pauli promette un intervento nei prossimi giorni che «risponderà a questa e ad altre domande»), Marianna Mazzucato – professoressa all’Università di Londra in Economia dell’innovazione e del valore pubblico e direttrice dell’Institute for Innovation and Public Purpose che lei stessa ha fondato all’interno dell’ateneo – sarà invece effettivamente nominata Consigliera economica del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
«Il procedimento per il conferimento dell’incarico, che sarà svolto a titolo gratuito salvo rimborso spese, è in corso e verrà pubblicato nell’apposita sezione della Amministrazione trasparente del sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri nei tempi di legge previsti, una volta conclusosi l’iter», confermano da Chigi.
Chi è Gunter Pauli
Di Gunter Pauli dicono che non abbia il telefono, e che a cellulare e Whatsapp prediliga la comunicazione via posta elettronica. E così è. «I governi dei continenti in tutto il mondo si pongono domande su modelli economici in grado di fornire risultati», dice. Vive in Giappone e rivendica di «essere autore di libri tradotti in 50 lingue e pedagogo selezionato dalla Cina per tutti i programmi scolastici e lì uno degli insegnanti più popolari».
Il suo nome “debutta” in Italia con un post del 2005 dal titolo «E merda fu» sul blog di Beppe Grillo. «Siamo nella fase anale quando i bambini giocavano con la cacca traendone piacere», si legge. Grillo consigliava il libro di Pauli “Svolte epocali” e introduceva i concetti di riciclaggio e di economia non verde, ma blu. «Rubare meno, è comunque rubare. Inquinare meno è inquinare. Distruggere meno è comunque distruggere», spiega Pauli nei suoi video divulgativi. Teorie del consumo che ricordano parole dette con altro stile dal comico.
Vicino al Movimento 5 Stelle, viene presentato come un grandissimo ospite da Massimo Bugani che lo invita a salire sul palco di Italia 5 Stelle.
Sono i tempi in cui Grillo torna a imperversare, lui e i sui video in cui è travestito da Joker. «Sono arrivato a Napoli ieri sera, abbiamo mangiato oggi a pranzo io, l’ economista Gunter Pauli, Di Maio e Casaleggio. Ogni volta che parlava Gunter, traduceva in inglese Di Maio, allora può succedere qualsiasi cosa al mondo. E allora a un certo punto Gunter parlava italiano, Di Maio traduceva in inglese e Casaleggio traduceva in italiano».
La nomina
Il fatto è che, da fine febbraio e da quando arriva la notizia, non smentita, della sua nomina a consigliere economico di Giuseppe Conte, le esternazioni di Gunter Pauli, mentre l’epidemia di Covid-19 imperversa e miete vittime in Italia, fanno discutere. «Abbiamo bisogno di così poco per ripulire il gran casino che abbiamo fatto», twitta il 14 marzo. «Dobbiamo solo essere umili e accettare di averlo esagerato. Siamo così deboli che un virus ci pavoneggia. La soluzione non è più la disinfezione: la soluzione è rafforzare il nostro sistema immunitario con aria, acqua e cibo sani».
March 14, 2020
«Mi dicono che è un consigliere del nostro governo», replica il virologo Roberto Burioni. «Ditemi che non è vero». Il giornalista de La Stampa Jacopo Jacoboni recupera con screenshot un altro tweet poi cancellato da Pauli. Dal tenore – come ha titolato qualcuno – “il virus? Ha fatto anche cose buone”. «La Terra sta tornando a respirare. Decenni di consumi e di produzione eccessivi ci hanno lasciato un tributo da pagare», scrive Pauli nel tweet poi cancellato. «Improvvisamente un virus ci ha fermato. Ho deciso di intraprendere un digiuno di tre giorni. Di dare al corpo la possibilità di guarire da tutti gli eccessi. Visto che ora l’aria è pulita, facciamo fare una vacanza anche ai reni, al fegato e al resto»
March 15, 2020
«Come sempre quando un capo di stato o un leader politico mi chiede un consiglio, condivido le mie esperienze e le mie riflessioni e mi rendo disponibile per quanto possibile. Ho più interesse ad avviare dialoghi con persone pronte a trasformare la società rispetto a coloro che sono per la conservazione», racconta oggi Gunter Pauli dal Giappone. È il 22 marzo quando è la volta di un altro tweet controverso, che attira l’attenzione – tra gli altri – di Matteo Renzi che a Conte chiede di far dimettere il suo (fino a quel momento mai smentito) consigliere.
March 22, 2020
«La scienza deve dimostrare e spiegare la causa e l’effetto», twitta l’economista, taggando gli account di Giuseppe Conte, di Luigi Di Maio, di Beppe Grillo, di Nina Monti (già cantautrice e “creative and art director di beppegrillo.it” come si legge sul suo profilo) e di una serie di testate internazionali. «Ma la scienza prima osserva le correlazioni: fenomeni che sono apparentemente associati. Applichiamo la logica della scienza. Qual è stata la prima città al mondo coperta dal 5G? Wuhan! E quale la prima regione 5G d’Europa? Il Nord Italia», dice lo studioso belga insinuando una correlazione complottista mai provata dalla scienza e che ha fatto storcere il naso ai più, ancor più dato il suo ruolo, ancora, fino a quel momento non ufficializzato ma neppure mai smentito. «Fantascienza», dice Asstel, l’associazione di Confindustria che rappresenta la filiera delle telecomunicazioni.
«Faccio parte del Club di Roma e il mio mentore era Aurelio Peccei, dopo Umberto Colombo, consigliere di Umberto Agnelli», replica oggi Gunter Pauli. Rivendicando il suo porsi “domande metaforiche”. «Ci sono molti capi di stato e di governo che chiedono il mio consiglio. Sono consultato dai governi di tutti i tipi, sinistra-destra-nord-sud-grande-piccolo!». E «può farmi cambiare idea solo la scienza». È in contatto con Beppe Grillo? E con Giuseppe Conte? Come spiega il contrordine sulla sua nomina? «Non ho nulla da vendere, non ho interesse per le posizioni, sono un uomo libero», è la risposta di Pauli.
In copertina Gunter Pauli/Wikipedia
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