Coronavirus, nuovo allarme a Wuhan. Le autorità cinesi: «Restate ancora a casa». Oltre 40 mila i morti in Europa
Trump blocca export materiali sanitari
Il presidente americano è ricorso al Defense Production Act per bloccare l’export di prodotti e strumenti sanitari. La legge, risalente alla Guerra di Corea, consente al governo di controllare le industrie necessarie alla difesa del Paese. Lo ha annunciato Trump durante la conferenza stampa sul Covid-19. Trump è deciso imporre alla 3M, azienda del Minnesota, la produzione del maggior numero di mascherine e, allo stesso tempo, ne ha bloccato le esportazioni in Sud America e in Canada. L’azienda ha risposto con un comunicato, in cui ha sottolineato come questo embargo comporti «implicazioni umanitarie» come la cessazione di forniture mediche di sostegno a lavoratori sanitari che si «trovano in condizioni critiche». In attesa che il braccio di ferro finisca, secondo il Washington Post la Casa Bianca potrebbe cedere e invitare gli americani a utilizzare soluzioni di fortuna, come sciarpe e bandane.
In Europa più di 40mila vittime
Sono oltre 40 mila i morti per il Coronavirus in Europa. A comunicarlo è l’agenzia Afp nel suo bollettino quotidiano.
Oms: «Stop improvviso alle restrizioni farà tornare il virus»
Nel suo consueto punto stampa quotidiano sull’emergenza Coronavirus, l’Organizzazione mondiale sanità ha messo in guardia da un ritorno non graduale alla normalità. «Se i Paesi si precipitano ad annullare le restrizioni troppo velocemente, il Coronavirus potrebbe riprendere e l’impatto economico potrebbe essere ancora più grave e prolungato», ha dichiarato il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.
Francia: 1.416 decessi nelle case di riposo
Ha superato quota 5.000 il numero dei morti in ospedale per Coronavirus in Francia. Con i 588 nuovi decessi odierni si è raggiunto quota 5.091. A comunicarlo è stato il direttore generale della Sanità, Jerome Salomon. Molte le vittime accertate nelle case di riposo: il numero è di 1.416. Sommando i due numeri, il totale dei decessi per Coronavirus è di 6.507.
Unione Europea
Non solo gli Stati membri, anche il Regno Unito aveva chiesto di revocare per sei mesi i dazi doganali e l’Iva su ventilatori, mascherine, test e altri dispositivi necessari per la lotta contro il Coronavirus. La Commissione Ue ha deciso di assecondare della richiesta. «È essenziale che le apparecchiature e i dispositivi medici arrivino rapidamente dove sono necessari» ha commentato il Commissario agli Affari economici Paolo Gentiloni.
April 2, 2020
Intanto il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombovskis ha commentato i tanto discussi Coronabond spiegando che non sono l’unica risorsa in campo: «Stiamo esplorando tutte le opzioni, i Coronabond hanno molti titoli sui giornali e c’è una controversia politica, ma ci sono molte opzioni in preparazione, sottolineo il bilancio pluriennale Ue che sarà il nostro piano Marshall, come ha detto von der Leyen, e deve essere ambizioso, con fondi in anticipo e una forte componente sugli investimenti».
Il bilancio mondiale
Secondo l’ultimo conteggio effettuato da Afp, il numero di casi positivi al Coronavirus nel mondo ha superato il milione, cifra confermata anche nel conteggio della Johns Hopkins University. Un dato che arriva dopo che poche ore fa il centro studi dell’università americana ha annunciato che i decessi hanno superato quota 50 mila. Nella classifica mondiale dei contagi, la Germania ha ormai superato la Cina con quasi 85 mila casi. In tutto il mondo, quasi 4 miliardi di persone si trova ora in quarantena.
È un bilancio che va ad aumentare a livello globale quello dei deceduti per Coronavirus. Il numero dei morti in tutto il mondo ha superato la soglia dei 50mila, secondo i dati forniti dalla John Hopkins University. L’Italia rimane il primo Paese per numero di decessi, per un totale di 13.915, seguita dalla Spagna con 10.003. Il totale dei contagi a livello globale è di 965.246. Gli Stati Uniti si trovano al primo posto per numero di casi positivi, con 226.374 casi.
Ungheria
Ieri, 2 aprile, 13 partiti del Partito popolare europeo (Ppe) hanno chiesto l’espulsione definitiva di Fidesz, il partito guidato dal primo ministro dell’Ungheria Viktor Orbán. Nel pieno dell’emergenza legata all’epidemia di Covid-19 infatti il Orbán ha puntato alla svolta autoritaria: il parlamento ungherse ha deciso di affidargli pieni poteri, permettendogli di governare solo con decreti, bloccare le elezioni e anche chiudere il Parlamento.
Questa scelta è stata criticata da molti nel Ppe da cui, formalmente, Fidesz era già stato sospeso. Alla richiesta di espulsione Orbán ha risposto che non aveva tempo per queste «fantasie»: «Non riesco ad immaginare come si possa avere tempo per fantasie sulle intenzioni degli altri Paesi. Sono pronto a discutere ogni questione una volta che la pandemia sarà finita. Fino ad allora dedicherò tutto il mio tempo esclusivamente a salvare le vite del popolo ungherese».
Cina
La Cina attualmente sta affrontando un’ondata di ritorno del Coronavirus, per lo più legata ai rimpatri dall’estero. Nella giornata di ieri, infatti, complessivamente si sono raggiunti i 81.620 casi positivi, di cui 76.571 guariti e 1.727 ancora ricoverati negli ospedali della Repubblica Popolare. 1.027 persone asintomatiche ma positive si trovano sotto stretta osservazione: 221 di loro risultano provenire dall’estero.
I cittadini di Wuhan sono stati invitati dalle autorità locali a restare a casa. Il timore è quello di una nuova andata dei contagi, soprattutto dopo che nei centri attorno alla metropoli sono stati trovati nuovi casi di contagio. Il segretario del Partito comunista locale Wang Zhonglin ha spiegato: «Il rischio di rimbalzo della pandemia resta alto a causa di fattori interni ed esterni». Per l’8 aprile era previsto un allargamento della stretta sui viaggi in uscita dalla città.
Spagna
Sono 932 le persone morte per Coronavirus in Spagna solo nelle ultime 24 ore. Si aggrava pesantemente anche il bilancio dei contagi, che secondo l’ultimo aggiornamento del quotidiano El Pais è salito a 117.710, con 7.472 nuovi positivi in un giorno. 34 mila sono concentrati a Madrid. Il dato spagnolo supera per il momento quello italiano, che nell’ultimo bollettino della Protezione civile registrava 115.242 casi. Il dato delle vittime è in leggero calo rispetto a quello drammatico del giorno prima, quando sono state 950 in un solo giorno. Il bilancio complessivo fa salire comunque il conteggio dei morti a 10,935. Si trovano in terapia intensiva ancora 6.400 pazienti. L’aumento dei morti in un giorno è in leggero calo dopo i 950 registrati ieri. Il bilancio complessivo delle vittime accertate finora in Spagna è di 10.935, oltre 6.400 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva.
Germania
Continua a salire il bilancio di contagi e di decessi anche in Germania. Secondo i dati diffusi oggi, 3 aprile, dall’Istituto Robert Koch, il numero dei contagi sta per superare 80mila persone (79.696), mentre il numero di morti è aumentato di 145 unità rispetto a ieri, portando così il numero di decessi a 1.017. Al contempo 23.800 persone sarebbero guarite. «Il direttore dell’Istituto, Lothar Wieler, commentando i dati sui decessi, ha dichiarato: Ci aspettavamo di vedere aumentare il tasso di mortalità, ed è quello che sta succedendo ora».
Romania
Con 2.738 contagi e 115 morti, il governo romeno sta pensando di posticipare le elezioni amministrative previste per giugno a causa della pandemia di Covid-19. «La maggior parte delle opinioni tecnico-scientifiche convergono sul fatto che in Romania il picco dell’epidemia avrà luogo tra il 20 aprile e il 1 maggio – ha riferito il primo ministro romeno Ludovic Orban a Reuters – di conseguenza è quasi certo che non si potranno più tenere elezioni amministrative del 28 giugno».
Repubblica Ceca
Sono 6 le vittime registrate nelle ultime 24 ore in Repubblica Ceca affette da Covid-19. Al contempo sono stati rilevati nuovi 265 pazienti contagiati, portando così il numero totale delle persone infette a 3.869. Sin dall’inizio dell’epidemia sono stati svolti 67.281 test. A dare conto dei dati è stato il ministero della Salute. Il primo ministro Andrej Babiš ha dichiarato che in Repubblica Ceca il picco dell’epidemia potrebbe arrivare tra la fine di aprile e i primi di maggio e che secondo le stime si prevedono tra i 10mila e i 15casi di contagio sino a giugno.
April 3, 2020
Corea del Sud
Contagi ancora in calo in Corea del Sud dove sale invece la febbre elettorale. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 86 nuovi casi accertati di persone che hanno contratto il Coronavirus. Il totale dei contagi nel Paese asiatico ha superato le 10mila unità, mentre il numero delle persone decedute è pari a 174. Continua a destare preoccupazione l’aumento dei contagi nell’area metropolitana di Seul, dove vive circa la metà della popolazione nazionale e le persone che stanno rientrando dall’estero, potenzialmente vettori di contagio. Le autorità sud-coreane hanno dichiarato che oltre 27.000 persone si trovano in auto-quarantena.
Israele
Sale il bilancio dei malati di Covid-10 anche in Israele. I dati odierni, resi noti dal ministero della Sanità, contano 36 decessi (+6) e 7.030 pazienti positivi, di cui 95 in gravissime condizioni e pertanto ricoverati nelle terapie intensive del Paese e 115 ricoverati in stato grave. Al contempo circa 4.000 persone positive al SARS-CoV-2 stanno osservando la quarantena a casa, mentre altri 700 sono stati spostati negli hotel messi a disposizione delle autorità israeliane.
Ieri, a poche ore dalla fine della sua quarantena, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu è dovuto tornare in quarantena (fino a mercoledì prossimo, a patto che i test risultino negativi) a causa della positività al Coronavirus riscontrata sul ministro della Salute israeliano, Yaakov Litzma. Yaakov Litzman, 71 anni, e sua moglie sono infatti risultati positivi al test per il Coronavirus. La notizia è stata resa nota dal suo ufficio stampa. Litzman risulta essere così il più alto funzionario israeliano a cui è stato diagnosticato il Covid-19. Proseguirà il proprio lavoro da casa, in quarantena. Parallelamente, anche il capo del Mossad, Yossi Cohen, si è messo in auto-isolamento, avendo incontrato di recente Yaakov Litzman.
Stati Uniti
Ogni persona che lavora a stretto contatto con Donald Trump e Mike Pence sarà sottoposta al test per il Coronavirus. A renderlo noto è la Casa Bianca che spiega come la decisione rientri nelle misure messe adottate per proteggere la salute e la sicurezza del presidente e del vicepresidente americani.
In un solo giorno negli Stati Uniti sono morte 1.169 persone per il Coronavirus, un record drammatico a livello mondiale da quando è scoppiata la pandemia. Il dato peggiore finora era stato quello in Italia del 27 marzo, quando sono stati registrati in un sole 24 ore 969 morti. I contagiati americani sono ora più del doppio rispetto a quelli italiani, con 243.453 positivi, mentre le vittime in tutto il Paese sono quasi 6 mila, con un raddoppio ogni tre giorni, stando all’ultimo aggiornamento della Johns Hopkins University.
Ieri 2 aprile, un altro record americano ha riguardato le richieste di sussidi alla disoccupazione, volate a 6,648 milioni rispetti alle 3,31 milioni della scorsa settimana. In tutta la scorsa settimana chiusa il 28 marzo, le richieste sono state 6,64 milioni, il doppio rispetto alle previsioni degli analisti. Nella settimana precedente, le richieste sono state 3,31 milioni.
April 2, 2020
Perù
Come misura di contenimento dei contagi di Coronavirus, il governo del Perù ha disposto la possibilità di uscire per uomini e donne a giorni prestabiliti in base al genere. Il sistema è studiato per dare la possibilità alla popolazione di svolgere le attività più essenziali, pratiche urgenti e spesa alimentare, ed entra in vigore da oggi 3 aprile fino al 12, quando è prevista la fine del coprifuoco imposto su tutto il Paese. La stessa misura era stata adottata da Panama lo scorso 31 marzo con non poche polemiche. Ma il presidente peruviano Martin Vizcarra ha voluto chiarire che il Perù «è inclusivo» e ha promesso dure punizioni per eventuali episodi di omofobia. Il decreto presidenziale prevede che gli uomini potranno uscire fra le 8 e le 18 potranno uscire il lunedì, mercoledì e venerdì, mentre le donne potranno farlo il martedì, giovedì e sabato. La domenica, invece, sarà off limits per tutti. La disposizione della circolazione per sesso, da cui è escluso il personale dei negozi di tutti i generi.
March 31, 2020
Regno Unito
Sale di altre 569 vittime per Coronavirus il bilancio sempre più pesante nel Regno Unito, salito ora a 2.912 morti in totale. È la crescita più alta da quando è scoppiata l’epidemia nel Paese, dove per il terzo giorno consecutivo si registra un record sulla cifra delle vittime. Secondo i dati del ministero della Salute, il bilancio delle vittime si è quasi quadruplicato negli ultimi sei giorni, rispetto ai 759 morti del 27 marzo. I contagi sono saliti di altri 4.244 casi, per un totale di 33.718. Un dato in leggero calo rispetto a ieri, quando sono stati registrati 4.324 nuovi positivi.
Belgio
Sono complessivamente 15.348 le persone risultate positive, sin dall’inizio dell’epidemia, al Coronavirus in Belgio. Il numero include le 1.384 persone risultate positive nelle ultime 24 ore. 5.376 pazienti sono ricoverati negli ospedali del Paese, con un incremento di 584 unità nelle ultime 24 ore, e al contempo la dimissione di 363 persone. Attualmente 1.144 (+56 rispetto a ieri) contagiati si trovano nei reparti di terapia intensiva e oltre 900 pazienti necessitano un ventilatore per la respirazione. I decessi registrati nell’ultimo giorno sono 183, portando così la cifra complessiva dei morti a 1.011.
Austria
Continuano a salire anche i casi di positività al SARS-CoV-2 in Austria, dove il numero complessivo di contagi dall’inizio dell’epidemia è salito a 10.842 persone, mentre le vittime complessive positive al Covid-19 sono 158. Al contempo 1.749 persone risultano essere guarite. La regione più colpita è il Tirolo.
Slovacchia
Complessivamente nelle ultime 24 ore in Slovacchia sono stati registrati 26 nuovi casi di contagio, portando il numero complessivo di pazienti positivi al SARS-CoV-2 a 426. Il numero complessivo di test effettuati nel Paese sin dall’inizio dell’epidemia è di 10.300. Attualmente 118 persone positive al Covid-19 si trovano ricoverate in ospedale e 3 di queste sono in terapia intensiva. Circa il paziente 60enne deceduto ieri, inizialmente dichiarato morto a causa del Coronavirus, l’Istituto Nazionale della Sanità slovacco non risulta conteggiare quel decesso nel bollettino quotidiano sul Covid-19: di conseguenza in Slovacchia il numero di morti è pari a 0. A renderlo noto è il ministero della Salute della Slovacchia.
Grecia
In Grecia è stato messo in stato di quarantena il campo d’accoglienza per i migranti di Ritsona, ospitante circa 2.300 persone, dopo che 20 persone sono risultate positive ai test per il Coronavirus. Le autorità greche hanno reso noto che i movimenti in entrata e uscita dal campo saranno monitorati dalla polizia. Al contempo, gli attivisti per i diritti dei migranti chiedono l’evacuazione del campo profughi più affollato dell’isola di Lesbo, quello di Moria, ospitante più di 20.000 persone e con spazi adatti per contenerne meno di 3.000. Complessivamente in Grecia si contano 1.415 casi di positività al virus e 50 morti sin dall’inizio dell’epidemia.
Russia
In Russia, nelle ultime 24 ore, le autorità sanitarie hanno confermato 771 nuovi contagi da SARS-CoV-2, portando così il numero totale a 3.548. Solo nella capitale, Mosca, sono stati registrati 595 casi, mentre il resto è distribuito in altre 29 regioni. I decessi sono complessivamente 30 sin dall’inizio dell’epidemia.
Russia, positivo al Coronavirus il medico che ha visitato Putin la scorsa settimana
Il dottor Denis Protsenko, medico dell’ospedale di Kommunarka, che la scorsa settimana ha visitato il presidente russo Vladimir Putin, è risultato positivo al tampone per il SARS-CoV-2. Ad annunciarlo è stato lui stesso con un post su Facebook: «Sono risultato positivo ai test del coronavirus, ma sono in buono stato di salute. Mi sono auto-isolato nel mio ufficio. Credo che l’immunità acquisita in questo mese stia facendo il proprio dovere». Al contempo il Cremlino ha reso noto che il presidente Vladimir Putin è stato sottoposto ai test ed è risultato negativo.
Filippine
Il presidente delle Filippine, Rodrigo Duterte, ha ordinato alle forze dell’ordine di «sparare a morte» a chiunque causi problemi, violando la quarantena. «I miei ordini sono alla polizia e ai militari, compresi i funzionari dei villaggi, che se ci sono problemi o sorge la situazione in cui le persone combattono e la tua vita è in pericolo, di sparare e uccidere – ha detto Duterte. – Invece di causare problemi, ti manderò nella tomba».
Il capo della polizia, Archie Gamboa, ha già detto che gli agenti non rispetteranno l’ordine. «Probabilmente il presidente ha dato troppa importanza all’applicazione della legge in questo momento di crisi», ha detto. Nel Paese più di 50 milioni di persone si trovano in isolamento. Finora sono risultate positive 2.311 persone, 96 i morti.
La COP26 rinviata al 2021 a causa del coronavirus
La 26esima conferenza sul clima avrebbe dovuto aver luogo a novembre a Glasgow, in Scozia, sotto l’egida del Regno Unito e dell’Italia, ma è stata rimandata al 2021. Lo ha reso noto il governo britannico, senza però indicare una data precisa. Salta così anche il summit annuale delle nazioni unite sul cambiamento climatico, un appuntamento sempre più cruciale visto il continuo aumento della temperatura terrestre rispetto ai livelli preindustriali. L’ultima edizione, che ha avuto luogo a Madrid in Spagna, aveva segnato dei modesti passi avanti sul fronte degli accordi tra gli Stati per limitare le emissioni di gas serra, non sufficienti per centrare l’obiettivo di mantenere l’aumento delle temperature sotto ai 1,5-2 gradi centigradi entro il 2030.
Il parere degli esperti:
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