Coronavirus. Un video mostra i cadaveri ammassati a terra nell’ospedale di Bergamo o di Brescia? No! Fatto in Ecuador
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Un utente ci segnala al numero Whatsapp 3518091911 un messaggio che starebbe circolando insieme a un presunto video riguardo i decessi presso l’Ospedale di Bergamo durante l’emergenza Coronavirus: «Ospedale di Bergamo.. mamma mia o fridd n’cuoll».
Secondo un’altra segnalazione, il video sarebbe stato associato a Brescia: «Il video mi è arrivato con la didascalia Brescia».
Uno degli utenti ci segnala un elemento interessante per la verifica, cioè uno dei pochi cartelli leggibili attaccati ai sacchi neri. Leggiamo chiaramente un nome, quello di un tal «Zambrano Loor Gilbert».
Un nome spagnolo, forse latinoamericano. Ascoltando l’audio del video ci si rende conto verso il minuto 0:20 di una voce in lingua spagnola che dice «Hospital general del norte» o «Hospital militar del norte». A questo punto possiamo escludere che si tratti di Bergamo, ma andiamo avanti.
Ecuador
Cercando online mi imbatto nella condivisione del 31 marzo 2020 del video da parte del giornalista dell’Ecuador Carlos Vera sul suo account Twitter ufficiale:
Nei tweet di risposta si parla di un ospedale presso la città di Guayaquil, in Ecuador. Cercando attraverso Google con le parole chiavi «hospital general Guayaquil» trovo il nome del probabile ospedale: «Hospital General del Norte de Guayaquil IESS Los Ceibos».
Cercando ancora e utilizzando come parole chiavi il nome «Los Ceibos» trovo il tweet di @Mayi21298822 del 30 marzo 2020, un giorno prima del tweet del giornalista Vera con il video:
A questo punto troviamo alcune corrispondenze con due foto del tweet e il video. Ecco sotto riportato il fotogramma del video al minuto 0:37 (a sinistra) e i punti in comune con le foto pubblicate online il giorno prima: la parte bassa della porta in entrata e le due porte sulla destra risultano essere le stesse.
Al minuto 0:48 si nota la struttura in metallo nella zona centrale della stanza, la stessa sia per il video che per le foto condivise da @Mayi21298822.
Siamo sicuri che si tratti dell’ospedale Los Ceibos di Guayaquil? Confrontando alcune foto presenti su Google Maps e la prima delle foto condivise da @Mayi21298822 notiamo che la grafica delle insegne è la stessa:
Qualcuno pensava a New York
Secondo qualche utente si trattava dell’ospedale Mount Sinai Queens di New York:
Situation in NYC is allarming. Someone said this is Mount Sinai hospital in Astoria NYC.
Un utente aveva contattato un ospedale di New York via Twitter ottenendo la seguente risposta:
We are deeply disturbed by this video. The portion of the video filming the morgue space is absolutely NOT taken inside our morgue, or in the trailer outside of our hospital – which have been provided to all NYC hospitals. Our morgue is locked and guarded by securitu at all times.
L’attribuzione del video a New York, così come oggi a Bergamo e Brescia, aveva generato qualche scontro social tra gli utenti non del tutto concordi sulla sua origine.
La «scomparsa del morto»
Tra i tweet di risposta a Carlos Vera troviamo uno che riporta lo screenshot di una pagina Facebook chiamata Acbir Guayas dove viene riportato il decesso di una persona di nome «Zambrano Loor Gilbert»:
Tuttavia, cercando nella pagina Facebook di Acbir Guayas non trovo il post e l’immagine mostrata nello screenshot. Nell’immagine condivisa su Twitter leggiamo che il decesso sarebbe avvenuto il 29 marzo 2020, ma nella galleria immagini della pagina non troviamo alcun riscontro:
Si trova un riscontro solo attraverso la ricerca Google del testo del post («La asociacion de corredores de bienes raices del guayas, lamenta el sensible fallecimiento del señor CBR. Zambrano Loor Gilbert»), che a quanto pare è stato rimosso:
Nel sito ufficiale era presente una pagina di condoglianze proprio nei confronti dei familiari, ma risulta rimosso e raggiungibile solo tramite Web.Archive.org:
Le possibilità sono tre, a questo punto. O Acbir ha notato il video diffuso online e ha pensato che fosse morto il signor Zambrano, oppure la famiglia ha chiesto di rimuovere tutto perché gli utenti online stavano cercando a tutti i costi informazioni tali da poter recare loro disturbo. La terza, è che probabilmente il Zambrano citato da Acbir sia ancora vivo.
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