Ponte crollato sul fiume Magra, la procura indaga per disastro colposo – Le immagini
La procura di Massa Carrara ha aperto un’indagine e ha posto sotto sequestro l’intera area, dopo il crollo del ponte stradale sul fiume Magra, viadotto al confine tra Liguria e Toscana, in località Albiano Magra, in provincia di Massa Carrara. Il ponte si trovava lungo una strada provinciale che collega la bassa Val di Vara con la Val di Magra, in provincia di La Spezia. Il ponte collega la strada provinciale 70 con la 62.
Aperta l’indagine
La prima ipotesi di reato da parte della pocura di Massa Carrara è per disastro colposo, anche se potrebbero presto arrivare altri filoni di indagine. L’inchiesta è affidata alla pm Alessandra Conforti. L’intera area è stata sequestrata: «Saranno importanti le denunce dei cittadini sulle condizioni del ponte – ha detto il sostituto procuratore di Massa, Marco Mansi – E gli allarmi lanciati negli anni sulla mancata manutenzione». Anas intanto ha avviato una commissione di inchiesta interna.
Nel collasso del ponte, secondo le prime informazioni raccolte dai vigili del fuoco che si sono precipitati sul posto, sarebbero rimasti coinvolti due veicoli che erano in transito. Si tratta di due furgoni precipitati sul letto del fiume e poi rimasti sopra la carreggiata collassata. Uno dei conducenti sarebbe rimasto ferito nell’incidente e dunque trasportato in codice giallo all’ospedale più vicino. L’autista del secondo furgone sarebbe invece rimasto praticamente illeso ma, secondo fonti sanitarie, si trova sotto shock per lo spavento.
April 8, 2020
I cittadini arrivati nei pressi del viadotto crollato segnalano un forte odore di gas e, oltre ai soccorritori, sono intervenute anche le squadre tecniche dell’azienda di distribuzione della zona. Secondo alcuni testimoni e abitanti dell’area circostante, al momento del collasso del ponte si è sentito un forte boato fino a diversi chilometri di distanza dal fatto.
April 8, 2020
La struttura, gestita dall’Anas, era finita sotto osservazione lo scorso novembre a causa di una crepa importante che si era formata sull’asfalto. Segnalata da diversi cittadini, era poi stata riparata. E riparata in tempi record, come riporta la Gazzetta di Massa Carrara.
Dopo la segnalazione del 3 novembre scorso, i tecnici dell’Anas, con l’assessore Marco Mariotti e vigili del fuoco, sono intervenuti e hanno effettuato tutti i controlli sia sulla spaccatura dell’asfalto, sia sulla tenuta del ponte.
«Al termine dei controlli, tuttavia – scrive il giornale locale – il personale di Anas ha decretato l’assenza di rischi di crolli della struttura. Per questo motivo è stato autorizzato un piccolo intervento di riempimento della crepa con del catrame per assicurare il passaggio delle auto sul fondo stradale e – dopo una breve parentesi di traffico alternato – il ponte è stato riaperto totalmente alla circolazione».
Lo scorso 3 novembre dunque il ponte è stato riaperto, come scrive La Gazzetta della Spezia. I tecnici dell’Anas avevano rilevato allora che non ci fossero pericolosità sul tratto.
Il sindaco di Aulla: «Scrissi all’Anas delle criticità»
«Ho inviato ben tre lettere all’Anas negli ultimi mesi per segnalare criticità sulla stabilità del ponte ora crollato», così ha detto il sindaco di Aulla Roberto Valettini dopo il cedimento del ponte che collega le due sponde del fiume Magra. «Il ponte è collassato su se stesso – ha aggiunto – la popolazione ha avvertito un forte boato. Per fortuna le limitazioni al traffico hanno evitato il peggio».
Gli attimi immediatamente successivi al crollo
Ma lo scorso 9 agosto, Anas comunicava in una lettera desinata al comune di Aulla e alla provincia di Massa Carrara che «il viadotto Albiano non presenta al momento criticità tali da compromettere la sua funzionalità».
La ministra De Micheli chiede la relazione dell’Anas
La ministra delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli ha contattato il sindaco di Aulla, Roberto Valettini, per chiedere un rapporto dettagliato dell’Anas, la società che dal 2018 gestisce l’ex strada provinciale 70, gestione che ha ereditato dalla Provincia di Massa Carrara. Gli accertamenti sono in corso e Anas, su richiesta del ministero, ha fatto sapere che provvederà a fornire tutte le informazioni sulla stabilità.
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