Coronavirus, la Rai ripensa la programmazione. Salini: «Più tv per ragazzi e lezioni a distanza»
Un’offerta focalizzata sul mondo della scuola, con proposte per la didattica a distanza in accordo con il ministero dell’Istruzione, «con lezioni in diretta per le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado». È il nuovo pacchetto Rai che rivedrà la sua programmazione alla luce dell’emergenza Coronavirus. Ad annunciarlo l’amministratore delegato Fabrizio Salini che specifica che i nuovi dettagli saranno resi noti entro le prossime 48 ore. Un occhio di riguardo, inoltre, come raccontato dal Sole 24 ore, sarà dedicato alle produzioni indipendenti.
Saranno inoltre ampliati «gli spazi informativi, assicurando una copertura da servizio pubblico. L’informazione delle testate regionali si sta rivelando ancor più preziosa per la particolarità della situazione. E poi l’offerta per i ragazzi, con contenuti inediti: da “Diario di casa” alla didattica, con una programmazione divisa per materie su Rai Scuola, sul canale 146».
Inoltre sono in partenza altre produzioni, fanno sapere dalla Rai, tra cui una dedicata agli studenti che affrontano la Maturità e un programma live per ragazzi di 3 ore al giorno, dal lunedì al venerdì. Sul piano digitale, «RaiPlay è una piattaforma che si sta contraddistinguendo. E quello che dal primo giorno dell’emergenza sta facendo per i giovani e i bambini sul fronte dell’ e-learning e dell’intrattenimento è di assoluta eccellenza». Fra le novità, anche la struttura contro le fake news con Antonio Di Bella, direttore di Rai News.
Nell’attuale situazione di emergenza «abbiamo sentito l’esigenza di comporre un comitato scientifico di virologi, medici e uomini di scienza che permetta di valutare le molte notizie che arrivano sul Coronavirus». Rispetto al bilancio, «stiamo valutando accuratamente tutti gli elementi per stimare la chiusura di quest’anno». I due grandi eventi sportivi che sono saltati, Europei di calcio e Olimpiadi di Tokyo, «porteranno a un risparmio di costi, ma va calcolata la stima sulla diminuzione dei ricavi pubblicitari».
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