Coronavirus, la Germania ha stanziato 54 miliardi per i lavoratori del settore creativo colpiti dalla crisi
Il governo tedesco ha approvato un piano di aiuti da 54 miliardi di euro per aiutare i lavoratori autonomi e le piccole imprese del mondo della cultura e dello spettacolo che, da un giorno all’altro, si sono ritrovati senza un’occupazione redditizia a causa del lockdown da Coronavirus. Nel Paese, come in altri posti del mondo, tutte le attività culturali sono state chiuse o sospese. Nel caso specifico della Germania, le attività come teatri, cinema e concerti rimarranno in pausa almeno fino al 19 Aprile.
Migliaia di lavoratori non dipendenti stanno ora ricevendo i sussidi economici, che dureranno 6 mesi. «Conosciamo le difficoltà, conosciamo la disperazione», aveva dichiarato a fine marzo il ministro della cultura Monika Grütters in una nota. «Il settore culturale, in particolare, è caratterizzato da un’alta percentuale di lavoratori autonomi che ora hanno problemi a sopravvivere economicamente. Il governo è consapevole dell’importanza delle industrie creative» .
«Poter attingere a questi soldi è stato un enorme aiuto e un enorme sollievo fiscale che mi farà vivere più tranquillamente i prossimi 6 mesi», ha detto all’Agence France-Presse Anto Christ, un’artista australiana che vive e lavora a Berlino. A poterne giovare saranno lavoratori di tutte le categorie: dai cantanti d’Opera alle riviste, dalle gallerie d’arte agli attori e le attrici.
VIDEO: Thousands of self-employed people across Germany without work from one day to the next as the government ordered events cancelled and gatherings banned to stem the spread of the novel coronavirus, are now entitled to immediate help pic.twitter.com/uxA0aYuMrQ
— AFP news agency (@AFP) April 8, 2020
«La nostra società democratica ha bisogno del suo panorama culturale e mediatico in questa situazione storica, inimmaginabile fino a poco tempo fa», aveva aggiunto Grütters, riconoscendo che «il coraggio delle persone creative può aiutarci a superare la crisi». «Gli artisti non sono solo indispensabili, ma anche vitali. Soprattutto ora».
Foto di Markus Spiske su Unsplash: SupermART, Norimberga, Germania
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